l’essenziale
Integrazione, responsabilità sociale delle imprese (CSR), istruzione e apprendimento, lotta contro l’esclusione digitale… Il business club, molto radicato nella regione, è attivo su tutti i fronti.
Face Aveyron Tarn, “rete di imprese impegnate nella regione”, creata nel 2015 è affiliata alla fondazione nazionale Face. E ha riunito tutti i suoi membri al Jardin d’Arvieu per un’assemblea generale che ha fatto il punto sulle azioni e sui progetti, sotto la co-presidenza di Michel Alibert e Nicolas Barthez.
È anche l’occasione per ricordare che, concretamente, l’associazione è un club di imprese attivamente impegnate nella lotta contro l’esclusione. Queste aziende etiche lavorano anche in modo pragmatico a fianco delle popolazioni vulnerabili della regione, contro la discriminazione. Face Aveyron Tarn conta tre dipendenti, più di 40 persone-risorse, ovvero dirigenti di aziende partner, sono 1.900 persone beneficiarie delle loro azioni e sono anche più di 2.500 ore di volontariato.
Quattro aree di intervento
Face Aveyron Tarn concentra le sue energie su quattro aree di intervento. In primo luogo, l’integrazione delle persone lontane dal mondo del lavoro. In collaborazione con France Travail, le Missioni Locali, la Protezione Giudiziaria della Gioventù (PJJ), il Servizio Penitenziario d’Integrazione e di Prova (SPIP), il business club Face lavora con i suoi imprenditori membri e facilita l’accesso all’occupazione dei disoccupati.
Successivamente, Face lavora per sensibilizzare le aziende sulla loro responsabilità sociale. E propone di introdurre i leader aziendali alla Qualità della Vita e delle Condizioni di Lavoro (QVCT) e al benessere dei lavoratori, dai dipendenti ai manager.
Il terzo aspetto dell’intervento di Face è l’educazione. L’idea è quella di offrire ai bambini delle scuole spazi per scoprire le carriere nel loro apprendistato.
Azione umanista e complementare
Infine, Face contribuisce alla lotta contro l’esclusione digitale che rappresenta un grave divario nel nostro panorama sociale. Se tutti i giovani francesi sanno usare lo smartphone, alcuni, molti addirittura, non sanno mandare un’e-mail. L’esclusione digitale naturalmente non riguarda solo i giovani, ma colpisce anche le popolazioni più anziane. Face si batte anche contro le molestie informatiche e la criminalità informatica.
Nonostante tutto questo lavoro, Face non entra in concorrenza con le strutture che già si prendono cura di questi ambiti di intervento sociale. D’altra parte, è perfettamente complementare e punta a innovare nelle sue azioni, a proporre cose che non sono già state fatte, a creare nuovi ponti. Face completa così la gamma di soluzioni sociali offerte ai residenti della regione. Lavorando attivamente per avvicinare il bacino sociale e le imprese locali, l’associazione Face Aveyron Tarn rompe i codici obsoleti delle relazioni tra dipendenti e imprese, per proporne altri, ispirati a una visione più umanista dell’impresa nel cuore del suo ambito occupazionale.
E la rete lavora anche per la sostenibilità demografica del territorio favorendo l’insediamento delle persone attraverso l’occupazione. Creare connessioni è ciò che può sintetizzare il pensiero dei leader di Face Aveyron Tarn, avvicinando l’azienda alle persone, abolendo i confini virtuali tra un territorio umano e il suo potenziale economico.
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