Gli israeliani hanno voltato le spalle a Uni Mail

Gli israeliani hanno voltato le spalle a Uni Mail
Gli israeliani hanno voltato le spalle a Uni Mail
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Nel quarto giorno dell’occupazione dell’Università di Ginevra da parte di studenti filo-palestinesi, una manifestazione organizzata oggi all’Uni Mail è stata caratterizzata da scontri con manifestanti filo-israeliani.

Nel mezzo di un minuto di silenzio in omaggio alle vittime di Gaza, alcune persone che portano la bandiera israeliana entrano nell’atrio di Uni Mail. Cantano in ebraico: “Il popolo di Israele vive”, simbolo di unità dopo i massacri dell’ottobre scorso.

“Dal fiume al mare è un appello al genocidio degli ebrei, basta!”

La folla converge poi verso l’ingresso: la tensione sale: “Terrorista”, grida un filopalestinese. Per evitare uno scontro fisico, gli organizzatori del raduno studentesco hanno istituito un cordone di sicurezza tra i due campi. Davanti alla bandiera israeliana che protegge, una donna si arrabbia: “Non possiamo più vederlo – in relazione allo striscione esposto all’Uni Mail su cui è scritto: dal fiume al mare – è un appello al genocidio Ebrei, basta! Siamo in una democrazia, non possiamo dire tutto in un’università. Questi manifesti sono un annientamento dei nostri valori”.

Simpatizzanti israeliani esfiltrati

In pochi minuti questi simpatizzanti israeliani sono stati esfiltrati fuori dall’alma mater dove risiede il rabbino capo di Ginevra. Voleva entrare per avviare una discussione, ma gli è stato negato l’accesso. Alla guida dell’università, ci rammarichiamo di questi alterchi. «Gli slogan che abbiamo ascoltato non onorano i valori dell’Ateneo», spiega Marco Cattaneo, direttore della comunicazione.

Prima di questi eccessi, in sala si susseguivano i discorsi. La rettrice Audrey Leuba, annunciata dal coordinamento studentesco, non è venuta. Obiettivo: riunire quante più persone possibile. “Volevamo ampliare la mobilitazione e dimostrare che l’opinione pubblica ci sostiene, che non sono solo pochi studenti nella loro zona ad avere queste richieste”, indica Zora Holzer, membro del Coordinamento studentesco per la Palestina.

L’Università è stata nuovamente occupata questa notte

Le loro richieste rimangono invariate, tra cui: il riconoscimento da parte dell’Università dello stato di genocidio a Gaza e la fine dei partenariati con entità israeliane. Gli studenti occuperanno l’università almeno stasera prima della riunione del comitato scientifico di domani.

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