SENEGAL-PECHE-MESURES / Attori di Mbour accolgono con favore la pubblicazione dell’elenco delle navi autorizzate a pescare – Agenzia di stampa senegalese

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Mbour, 10 mag. (APS) – Le parti interessate della pesca della Petite Côte (centro di Mbour) hanno accolto con favore giovedì la pubblicazione dell’elenco delle navi autorizzate a pescare nelle acque sotto la giurisdizione senegalese.

“Accogliamo pienamente questa decisione. Da molto tempo, gli operatori del settore della pesca desiderano avere questo elenco, per conoscere i reali beneficiari delle licenze di pesca nelle nostre acque», ha affermato Omar Guèye, presidente del molo di pesca di Mbour, uno dei più grandi del Paese.

Nella convinzione che questa decisione, arrivata al momento giusto, “contribuisca alla trasparenza nella gestione delle nostre risorse alieutiche”.

“È una buona iniziativa, soprattutto perché questa pubblicazione si inserisce in un contesto segnato da gravi problemi nel settore della pesca”, ha osservato da parte sua Thierno Mbengue, presidente dell’Associazione nazionale dei pescivendoli del Senegal.

Il Ministero della Pesca ha reso pubblico lunedì un elenco di 151 pescherecci industriali autorizzati a pescare nelle acque senegalesi. In questo catalogo ci sono 132 barche senegalesi e 19 straniere.

Queste licenze di pesca, rilasciate dal precedente governo, sono valide dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024.

“Dobbiamo ridurre il numero delle navi, affinché la pesca artigianale possa rafforzarsi”, ha raccomandato Omar Guèye, incoraggiando le nuove autorità a mantenere queste misure e ad effettuare un controllo delle navi.

Egli ritiene che il mantenimento di questa decisione permetterà di preservare le risorse ittiche delle acque senegalesi.

Il signor Mbengue, presidente dell’Associazione nazionale dei pescivendoli del Senegal, ha proposto di organizzare un consiglio presidenziale sulla pesca per rivedere il settore.

“Penso che dobbiamo andare verso un consiglio presidenziale sulla pesca, riunire tutti gli attori per effettuare una diagnosi del settore e fornire possibili soluzioni a tutti i problemi”, ha affermato.

Ha inoltre chiesto una “proroga del periodo di riposo biologico di due o tre mesi, per consentire lo sviluppo della risorsa”.

DOB/ADI/AB/AKS

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