Secondo gli organizzatori, il movimento si unisce ad altre università del Paese nel chiedere che l’Università rompa tutti i legami con Israele a causa della guerra tra Hamas e Israele.
Siamo qui perché non ci sono più università a Gaza e la nostra istruzione sta finanziando attivamente oltre 900 milioni di dollari in armi israeliane e mantenendo viva l’occupazione israeliana.
sostiene Jana Alrifai, organizzatrice della manifestazione.
Secondo Jana Alrifai, gli studenti chiedono che l’Università di Windsor, tra le altre, rompa tutti i legami con entità israeliane. Invita inoltre il governo del Canada a porre fine immediatamente a tutti i contratti militari con Israele.
Tra i manifestanti a sostegno c’erano anche alcuni insegnanti. Secondo Vasanthi Venkatest, professore associato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Windsor, la sua presenza e quella dei suoi colleghi ha lo scopo di sostenere gli studenti in questo spazio che hanno creato.
Loro vogliono costringere inoltre l’Università di Windsor ad ascoltare i suoi professori e studenti, a disimpegnarsi dalle aziende complici del genocidio e dell’occupazione dei territori palestinesi
spiega il professor Venkatest.
Da parte sua, Margaret Villamizar, membro della Coalizione per la pace di Windsor, è determinata a restare con i manifestanti il più a lungo possibile.
Sono qui per sostenere questa giusta causa del popolo palestinese
lei dice.
Hanno montato una tenda ed esposto libri e giornali filo-palestinesi. Secondo Jana Alrifai, il campo allestito all’interno dell’Università a partire da mezzogiorno termina intorno alle 20:00.
L’Università di Windsor, da parte sua, ha dichiarato in una e-mail di essere a conoscenza di una manifestazione pacifica nel campus e di lavorare per garantire benessere, apprendimento e sicurezza.
Incoraggia inoltre l’intera comunità universitaria a interagire sempre con rispetto ed empatia.