“Gigabassines” al Puy-de-Dôme: diversi collettivi chiedono manifestazioni

“Gigabassines” al Puy-de-Dôme: diversi collettivi chiedono manifestazioni
“Gigabassines” al Puy-de-Dôme: diversi collettivi chiedono manifestazioni
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Diversi gruppi militanti contro i bacini hanno indetto una “escursione festosa” di protesta sabato a Puy-de-Dôme.

L’obiettivo è manifestare contro un progetto “gigabassins” nel dipartimento.

La prefettura ha annunciato misure di sicurezza rafforzate.

A più di un anno dalla mobilitazione contro i megabacini di Sainte-Soline a Deux-Sèvres, Extinction Rebellion, Earth Uspirings e altri gruppi di attivisti chiedono un nuovo incontro. Di fronte ad un progetto di “gigabacini” raffigurato come “il più grande in Francia” a Puy-de-Dôme, a sud-est di Clermont-Ferrand, a “escursione festosa” Sabato 11 maggio viene organizzata la protesta.

Denunciare “un progetto ecocida”, gli attivisti si oppongono alla costruzione di due riserve d’acqua, una di 14 ettari, l’altra di 18 ettari, destinate ad irrigare 800 ettari di 36 aziende agricole nella pianura della Limagne, dove si trova Limagrain. Secondo gli oppositori, dietro il progetto c’è addirittura la quarta azienda di sementi più grande del mondo, cosa che la cooperativa nega.

Questi progetti non sono stati ancora oggetto di una richiesta formale di autorizzazione, ma i suoi oppositori vogliono ottenere una moratoria prima dell’inizio dei lavori. Per fare questo aspettano il collettivo Bassines non merci 63, Extinction Rebellion, i volontari di Faucheur.se, la Confederazione contadina e le Rivolte della Terra “qualche migliaio” dei partecipanti. La segretaria nazionale degli ecologisti Marine Tondelier ha annunciato la sua presenza e sul posto sono attesi anche i deputati della LFI, tra cui Mathilde Panot.

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Da parte loro, le autorità prevedono tra 2.000 e 3.000 manifestanti. Se la manifestazione è autorizzata il “intero perimetro” richiesto, intorno ai comuni di Chignat, Bouzel e Billom, la prefettura ha rafforzato le misure di sicurezza. Un ulteriore numero di gendarmi è stato mobilitato in particolare per limitare i rischi di “disturbo dell’ordine pubblico”. È inoltre vietato qualsiasi assembramento sul territorio di Clermont-Ferrand dalle 8:00 alle 22:00.


A.Lo.

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