Il Senegal ribadisce il suo sostegno al piano di sovranità e autonomia “totale” del Marocco

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Il Senegal ha ribadito, a New York, il riconoscimento della sovranità totale del Marocco sul suo Sahara, così come il suo costante sostegno all’iniziativa di autonomia presentata dal Regno per chiudere definitivamente questa disputa regionale.

“Il Senegal desidera riaffermare senza ambiguità il riconoscimento della sovranità totale del Regno del Marocco sul Sahara”, ha sottolineato lunedì il rappresentante del Senegal davanti ai membri della IV Commissione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Ha osservato che questa posizione si concretizza sul terreno con una forte presenza di cittadini senegalesi nelle province meridionali del Regno e con l’insediamento dall’aprile 2021 di un consolato generale a Dakhla.

Il diplomatico senegalese ha inoltre ribadito il sostegno “costante” del suo Paese all’Iniziativa per l’Autonomia del Marocco, che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite descrive come seria e credibile nelle sue risoluzioni successive dal 2007.

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Sostenuta da più di 100 Stati membri delle Nazioni Unite, questa iniziativa è consolidata dai risultati sostanziali del Marocco nel campo dei diritti umani, in particolare dal ruolo svolto dalle Commissioni del Consiglio nazionale per i diritti umani a Dakhla e Laâyoune, accolti favorevolmente dal Consiglio di Sicurezza nella sua risoluzione 2703, ha osservato l’oratore.

E ha aggiunto che il piano di autonomia è consolidato anche dagli investimenti e dai progetti attuati dal Regno nel quadro del nuovo modello di sviluppo per le province del sud, contribuendo così all’empowerment delle popolazioni e al miglioramento dell’indice di sviluppo umano nella regione .

Il diplomatico senegalese ha inoltre ribadito il “totale sostegno” del suo Paese a qualsiasi “iniziativa volta al benessere delle popolazioni del Sahara marocchino e all’integrità e alla continuità del territorio del Regno del Marocco”.

Si è inoltre compiaciuto del pieno rispetto del cessate il fuoco da parte del Marocco nonché della sua costante collaborazione con la MINURSO, invitando le parti ad una migliore collaborazione con gli enti delle Nazioni Unite, in particolare l’UNHCR e il PAM, per una gestione ottimale dei diritti delle popolazioni dei campi di Tindouf, in questo caso la libertà di espressione e di associazione e l’accesso agli aiuti umanitari internazionali a loro destinati.

Il diplomatico, allo stesso tempo, ha elogiato gli sforzi dell’Inviato Personale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il Sahara marocchino, Staffan de Mistura, volti a facilitare il rilancio del processo politico sotto l’egida esclusiva delle Nazioni Unite.

Ha invitato i principali attori di questa disputa regionale ad un maggiore impegno per raggiungere una soluzione politica realistica e duratura, in conformità con il diritto internazionale e le pertinenti risoluzioni adottate dal Consiglio di Sicurezza e dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Con MAPPA

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