Nelle foreste del sud dell’Alta Garonna, i funghi regnano sovrani

Nelle foreste del sud dell’Alta Garonna, i funghi regnano sovrani
Nelle foreste del sud dell’Alta Garonna, i funghi regnano sovrani
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l’essenziale
Il clima mite delle ultime settimane ha portato gioia a tutti, ma soprattutto agli amanti dei funghi che stanno producendo raccolti record. Veri padroni dei boschi e del sottobosco, i funghi crescono numerosi in tutta la regione.

“Alla base di tutto c’è il micelio”, introduce Richard Holder, presidente della Comminges Mycology Society.
Farmacista in pensione ora micologo a tempo pieno, il Commingeois nell’animo è soprattutto un grande appassionato concentrato sulla ricerca ma soprattutto sulla determinazione dei funghi che può incontrare durante la raccolta. E per capire i funghi bisogna addentrarsi nel regno dei funghi. Richard è sempre felice di raccontare la storia del ciclo evolutivo di questi funghi “Il fungo o il fungo che raccogliamo in realtà non è il vero fungo, raccogliamo solo l’organo riproduttivo. Sotto terra c’è il micelio che, grazie alle condizioni climatiche ottimali, produrrà un carpoforo (fungo) fuori dalla terra”. Carpoforo, fungo, micelio, pori, il lessico dei micologi è ricco di termini, che questi specialisti devono conoscere e ricordare per poter comunicare meglio tra loro, principalmente in latino. “È vero che sono tanti i termini che bisogna ricordare, sia per classificare un esemplare, sia per raccontare il ciclo evolutivo dei funghi. Ad esempio, per descrivere le specie si parlerà di tubi, lame, verruche, scaglie, calotte o anche spore.
Un elenco a cui si aggiungono le differenze tra i volontari della società micologica. Perché se alcuni sono micologi (studiano i funghi), altri sono anche micofagi (mangiano funghi) o addirittura micofili (amano i funghi).

Raccolta dei finferli nella foresta
DDM-TJ

“È vero che spesso iniziamo come micofagi prima di cadere nella micologia. È la golosità che ci attrae”.
Se parliamo del regno dei funghi non è solo una metafora, i funghi sono presenti tutti i giorni. Dai funghi commestibili ai loro doppi tossici e ai funghi invisibili, gli spazi e i generi abbondano. “Non conosciamo tutte le specie, è una vera sfida determinare i funghi perché molti sono simili, ma anche perché non conosciamo tutti i funghi. Abbiamo ancora altro da scoprire”.

Così ogni uscita diventa per i micologi la ricerca del fungo più raro, che quest’anno vanno a raccoglierli con entusiasmo. Infatti, il caldo tardivo associato alle piogge delle ultime settimane è il clima più favorevole per individuare spazi rari anche se non commestibili. Richard continua: “Stiamo assistendo al ritorno dei funghi porcini, della corticaria violaceus e dei finferli. Dobbiamo restare vigili, poiché la proliferazione dei funghi comporta il rischio di avvelenamento”. Se questo elenco di specie lascia perplessi, non sono tutte commestibili, ma rimangono specie da studiare per i micologi.

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