Macky denuncia il “governo pericoloso” di Sonko e chiede il blocco il 17 novembre

Macky denuncia il “governo pericoloso” di Sonko e chiede il blocco il 17 novembre
Macky denuncia il “governo pericoloso” di Sonko e chiede il blocco il 17 novembre
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L’APR non nasconde il suo disprezzo per la gestione del Primo Ministro, definendolo responsabile di una “governance pericolosa” che ha gettato il Paese in una crisi economica senza precedenti. In un comunicato stampa, i repubblicani ritengono che i senegalesi si siano resi conto dell’errore commesso il 24 marzo e sarebbero pronti a correggere la situazione alle prossime elezioni impedendo alla coalizione di Sonko di ottenere la maggioranza nell’Assemblea nazionale.

Il partito di Macky Sall denuncia anche le “minacce” e gli “arresti per crimini di protesta” sotto l’amministrazione Sonko, criticando quella che percepisce come una deriva autoritaria. Non hanno mancato di irridere il primo ministro per decisioni considerate irrisorie, come “il divieto delle macchinette del caffè negli uffici amministrativi, un esempio per illustrare la sua mancanza di visione”, secondo l’APR.

La decisione di Macky Sall di candidarsi come capolista della coalizione “Takku Wallu Senegal” viene interpretata dai suoi sostenitori come un atto di fiducia. “Il presidente non ha paura di nulla”, si legge nel comunicato, aggiungendo che i senegalesi si sono risvegliati dal loro “torpore” e sono ora pronti a sbarrare la strada a quella che definiscono una “dittatura strisciante” guidata da Sonko.

Il caso ASER e le critiche contro Aminata Touré

L’APR non si limita a criticare Ousmane Sonko. Ritorna anche sullo scandalo dell’Agenzia senegalese per l’elettrificazione rurale (ASER), vicenda che, secondo il partito, ha esacerbato la rabbia popolare contro il governo di Sonko, in particolare dopo la controversa destituzione di Saer Niang. Questa questione, raramente affrontata dalla coalizione di governo, sarebbe un “ulteriore indicatore dell’attuale cattiva gestione del Paese”.

Nel mirino anche Aminata Touré, ex amica intima di Macky Sall divenuta alleata di Sonko. Descritta come “allucinata”, è accusata di aver girato il cappotto per compiacere Sonko, omettendo le proprie contraddizioni. La nota di aprile ricorda le sue precedenti dichiarazioni sul presunto coinvolgimento di Sonko nella destabilizzazione del paese durante le rivolte legate al petrolio e al gas.

Invoca una manifestazione attorno a Macky Sall

L’APR conclude il suo comunicato stampa con un appello all’unità nazionale e alla vigilanza di fronte alle “forze oscure” che minacciano la stabilità del Senegal. Il 17 novembre viene presentato come un momento importante per proteggere il Paese dalla deriva verso un governo autoritario. Per i repubblicani, Macky Sall è l’unico in grado di garantire la coesione nazionale e preservare la democrazia senegalese di fronte a quella che percepiscono come una minaccia reale.

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