Da luglio verrà potenziata la formazione sanitaria

Da luglio verrà potenziata la formazione sanitaria
Da luglio verrà potenziata la formazione sanitaria
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Questo mercoledì, il Consiglio federale ed Elisabeth Baume-Schneider hanno annunciato che il 1° luglio, in collaborazione con i Cantoni, «una grande offensiva in termini di formazione mirerà ad aumentare il numero del personale infermieristico». Le autorità federali attuano così parte dell’iniziativa infermieristica, accettata dalla popolazione nel novembre 2021,

L’offensiva addestrativa si compone di tre parti. La prima deve sostenere finanziariamente “gli ospedali, gli istituti medico-sociali e i servizi di assistenza domiciliare che offrono posti di formazione pratica per operatori sanitari qualificati”.

Il secondo deve fornire sostegno finanziario alle persone che si stanno formando in infermieristica in una scuola superiore per 2/3 (ES) o in un’università specializzata (HES). La terza consiste nello stanziare fondi per ES e HES per aumentare il numero di posti di formazione.

Dal 1° luglio, per un periodo limitato a otto anni, i Cantoni potranno richiedere contributi federali. La formazione nel settore infermieristico dovrebbe essere finanziata in parti uguali dalla Confederazione e dai Cantoni con quasi un miliardo di franchi in otto anni.

Altra novità dal 1° luglio: il personale infermieristico potrà addebitare all’assicurazione sociale determinati servizi senza che questi siano prescritti da un medico. “Questa modifica riguarda i servizi di valutazione, consulenza e coordinamento nonché l’assistenza di base”, precisa il Consiglio federale.

Sempre seguendo l’iniziativa a favore dell’assistenza infermieristica, il Consiglio federale intende migliorare le condizioni di lavoro. Egli presenta pertanto in consultazione un progetto di legge in tal senso. “Migliori condizioni di lavoro dovrebbero contribuire ad attrarre più persone verso la professione infermieristica e garantire che rimangano nella professione più a lungo. La carenza di personale infermieristico è infatti in gran parte dovuta alle partenze anticipate.

Il Consiglio federale vuole regolamentare la comunicazione anticipata dei piani di servizio: “Per facilitare la pianificazione e migliorare l’equilibrio tra vita privata e professionale, i piani di servizio devono essere comunicati con almeno quattro settimane di anticipo”.

Il Consiglio federale constata che gli incarichi di lavoro dell’ultimo minuto e non pianificati «sono molto stressanti e vengono spesso citati come motivo per abbandonare la professione. I cambiamenti dell’ultimo minuto rimarranno possibili, ma dovranno essere compensati sotto forma di ferie o finanziariamente. Quanto più tardiva sarà la comunicazione dei piani di servizio tanto maggiore dovrà essere il compenso.

Infine, il Consiglio federale propone di abbassare l’orario massimo di lavoro settimanale a 45 ore, rispetto alle 50 attuali. L’orario di lavoro settimanale normale deve essere compreso tra 38 e 42 ore.

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