Suicidio di Evaëlle a 11 anni: mantenuto il controllo giudiziario sulla maestra, che sarà processata a marzo

Suicidio di Evaëlle a 11 anni: mantenuto il controllo giudiziario sulla maestra, che sarà processata a marzo
Suicidio di Evaëlle a 11 anni: mantenuto il controllo giudiziario sulla maestra, che sarà processata a marzo
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Questa udienza era attesa da tempo. Questo lunedì alle 9:30, Pascale L., una donna bruna di 62 anni di statura media, si è presentata al bar avvolta in un cappotto beige. Questo professore, insegnante di francese di Evaëlle, è comparso per la prima volta davanti al tribunale penale di Pontoise. Lo scorso marzo è stata deferita a questa corte per molestie nei confronti di una minorenne di 15 anni. È sospettata di aver rivolto numerosi commenti umilianti nei confronti di Evaëlle, 11 anni, che si è tolta la vita il 21 giugno 2019 a Herblay, ma anche nei confronti di altri due suoi studenti.

Il processo è stato rinviato a marzo, perché un solo giorno non è bastato per ascoltare tutti i protagonisti. Il tribunale ha ordinato il proseguimento del controllo giudiziario dell’insegnante. Dal momento dell’incriminazione le è stato vietato di entrare in contatto con le vittime, di svolgere qualsiasi attività con i bambini e le è stato imposto di sottoporsi a cure psicologiche.

L’insegnante, diventata corrispondente della stampa locale

“In ogni caso, queste cure continueranno perché ne ha bisogno. Ha avuto un momento difficile con questa vicenda”, ha sottolineato la sua avvocatessa Marie Roumiantseva. Sul banco dei testimoni, Pascale L, che ora vive a Côtes-d’Armor, ha detto alla corte che dopo la sua sospensione ha collaborato occasionalmente con la stampa locale del suo dipartimento.

Pochi giorni prima dell’udienza del processo prevista per lunedì 14 ottobre, le parti civili e la difesa hanno convocato sei testimoni (tre ciascuno), tra cui l’allora mandante e quello che lo sostituì l’anno successivo alla morte di Evaëlle . Vedendo che l’udienza avrebbe richiesto un altro giorno di udienza, la presidente Hélène Tortel ha proposto che il processo continuasse su due giorni. “Non era possibile durare un giorno senza finire alle 3 del mattino. E alle 3 di notte giudichiamo male», ha sottolineato il magistrato. Quel giorno non era disponibile un avvocato, il presidente ha ritenuto preferibile rinviare l’udienza a lunedì 10 marzo e martedì 11 marzo. Ha anche accennato alla possibilità di finire mercoledì 12 marzo.

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