Il pubblico ministero vodese deve far fronte a un numero sempre maggiore di crimini

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La procura di Vaud è sull’orlo dell’asfissia

Pubblicato oggi alle 08:00

Una piccola frase viene spesso in bocca al procuratore generale Eric Kaltenrieder e riassume in “buon vodese” i risultati 2023 del Pubblico Ministero: “Non andiamo verso la bellezza”.

La formula si applica sia alla realtà sul campo che alle sue ripercussioni sul lavoro dell’autorità di perseguimento penale, la cui attività è stata dettagliata lunedì: la criminalità è in aumento e le procedure seguono questa evoluzione. Nel 2023 sono state introdotte 23.877 nuove cause, mentre al 1° anno risultavano pendenti 8.367 cause.ehm Gennaio. I 236 dipendenti (tre quarti dei quali sono dipendenti donne) hanno chiuso più di 22.382 pratiche nel corso dell’anno ma, nonostante ciò, il saldo pendente al 31 dicembre era ulteriormente aumentato, raggiungendo 9.412 pratiche. Un record da dieci anni.

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Questa pressione crescente non è dovuta solo all’aumento delle infrazioni. È legato anche a procedure che diventano sempre più complesse: le parti possono avanzare sempre più richieste e ricorsi man mano che l’indagine procede, allungandone la durata. “Il Tribunale federale ha anche aumentato le sue esigenze in termini di motivazione delle nostre decisioni, il che richiede più lavoro, per un risultato quantitativo equivalente”, illustra il vice procuratore generale François Danthe.

Negli uffici questo si traduce in una sensazione di “sovraccarico”: “In media, ogni procuratore distrettuale deve gestire 193 fascicoli contemporaneamente. Ciò è preoccupante se sappiamo che il carico accettabile è stimato a 170 file”, si preoccupa Eric Kaltenrieder. Una realtà osservata anche in altri cantoni.

È quindi con tanto più “piacere” e “orgoglio” che il procuratore generale saluta il rendimento delle sue truppe: l’83% dei casi sono stati risolti in meno di un anno e due terzi in meno di sei mesi. “La Procura è riuscita a compiere la sua missione e lo deve al grande investimento di tutto il suo personale.”

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Quanto alla natura dei reati, il dato 2023 segna una “vera esplosione” di furti e rapine (+30%), delitti contro l’integrità sessuale (+13,1%), delitti economici (+7,5%) e delitti stradali (+ 5,6%).

Al contrario, sono stati aperti meno fascicoli per pornografia (-21,6%) o atti sessuali con minori (-19,6%). Anche i procedimenti giudiziari per violenza domestica sono diminuiti del 5,2%. L’attenzione su questo tema resta però intatta: si tratta di uno degli ambiti in cui la Procura vodese sta investendo particolare impegno (leggi il riquadro).

La maggior parte dei casi sono chiusi negli uffici del Pubblico Ministero. Solo il 7% delle istruzioni sfociano in un rinvio a giudizio e nel deferimento degli autori del reato in tribunale. Tutto il resto viene gestito dai pubblici ministeri, principalmente attraverso l’ordinanza penale o in seguito alla “non entrata in causa” (quando il caso non rientra nel diritto penale) e alla “classificazione” (quando dopo l’istruzione non viene scoperto nulla di criminale). ).

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Questo pesante carico di lavoro si ripercuote finanziariamente: a causa della loro imprevedibilità, le spese investigative (perizie, onorari di avvocati, interpreti, detenzioni fuori cantone) hanno superato il budget stanziato e durante l’operazione è stato necessario pagare un ulteriore milione e mezzo di franchi . Alla fine questa voce ha raggiunto i 13,5 milioni su un budget totale di circa 50 milioni.

“Spoil”: nel 2024 non si andrà più “verso la bellezza”. A metà anno si registrava già un aumento del 15% dei nuovi ordini.

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Flavienne Wahli Di Matteo è editorialista giuridica presso la rubrica 24 ore di Vaud e regioni, dove è entrata nel 2012. In precedenza ha lavorato nelle rubriche locali di diversi media della stampa scritta, della radio e della televisione. Più informazioni

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