un ottantenne disabile sfrattato dal suo alloggio a Puy-Sanières

un ottantenne disabile sfrattato dal suo alloggio a Puy-Sanières
un ottantenne disabile sfrattato dal suo alloggio a Puy-Sanières
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Venerdì 3 maggio, Claude F. è stato sfrattato dalla casa che occupava da più di 20 anni a Puy-Sanières. Disabile e malato, non ha una soluzione adeguata e duratura per ricollocarlo. Critica la prefettura per lo scarso sostegno, i servizi statali dicono che stanno facendo tutto il possibile.

“Sono venuti, una ventina di gendarmi, non volevo andarmene, mi sono aggrappato alla sedia. Hanno dovuto portarmi fuori dalla finestra in barella.” Claude, 84 anni, è ancora commosso quando racconta il suo sfratto dalla sua casa di Puy-Sanières (Alte Alpi).

“Ho troppo freddo per dormire fuori”

La storia risale al 1999, anno in cui l’ottuagenario e l’ex moglie divorziarono. Seguì un lungo procedimento al termine del quale, nel 2017, recuperò tutti gli immobili della coppia.

L’ex concessionario di automobili, affetto da due tumori e impossibilitato a muoversi, rifiuta di lasciare la casa che lui stesso ha costruito e nella quale vive da solo, all’ingresso di Puy-Sanières. Per sette anni è stato illegale.

Venerdì 3 maggio la gendarmeria è intervenuta per sfrattarlo, nonostante il suo rifiuto di lasciare l’alloggio. È stato ospitato d’urgenza per una notte in una camera d’albergo, da cui è partito il giorno successivo per dormire nella sua macchina.

“Ho troppo freddo per dormire fuori”, si lamenta Claude con BFM DICI. “Spero che le autorità pubbliche mi trovino rapidamente un alloggio che corrisponda alle mie condizioni fisiche”.

La Prefettura assicura di aver agito

Durante la giornata viene accolto calorosamente dal municipio di Puy-Sanières, la cui squadra comunale sta lavorando per trovare una soluzione duratura e adeguata. “Se la giustizia ha preso una decisione, dobbiamo accettarla”, spiega Bruno Paris, sindaco di Puy-Sanières.

“Quello che non capisco è che la persona interessata è malata, anziana e con problemi di mobilità, e che viene sfrattata senza una soluzione abitativa adeguata alle spalle.”

Su richiesta, la prefettura afferma di mettere a disposizione una camera d’albergo adattata alle persone a mobilità ridotta a Gap e che tutte le offerte di alloggio e assistenza medica da parte dei servizi statali sono state rifiutate dal principale interessato. Aggiunge che l’ottuagenario “non ha avanzato alcuna richiesta di edilizia sociale, né di rialloggio nel contingente prioritario presso i servizi della prefettura”.

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