La formazione sul monitoraggio delle mandrie contro gli attacchi dei lupi è in forte espansione – rts.ch

La formazione sul monitoraggio delle mandrie contro gli attacchi dei lupi è in forte espansione – rts.ch
La formazione sul monitoraggio delle mandrie contro gli attacchi dei lupi è in forte espansione – rts.ch
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Questo fine settimana a Champéry, 130 persone hanno partecipato alla formazione offerta dall’Organizzazione per la Protezione dei Pascoli Alpini (OPPAL), volta a migliorare la sorveglianza delle mandrie contro gli attacchi dei lupi. Questo programma sta attualmente registrando una crescita considerevole.

Dall’anno scorso l’associazione OPPAL ha registrato più di 1.000 richieste di volontariato, di cui quasi 400 solo quest’anno.

Domenica, alle 12:30 della RTS, Sabrina Jenni, giovane guardia di frontiera e nuova recluta di l’associazione OPPAL formata questo fine settimana, spiega che la sua motivazione deriva dalla sua infanzia trascorsa in campagna e dal suo profondo legame con la natura e gli animali.

“Con il tempo ho notato un aumento degli articoli sui media che parlavano di lupi e agricoltura. Mi sono detto che volevo andare a vedere com’era sul campo, così ho deciso di sfruttare il mio tempo libero per fare qualcosa di concreto per la natura e gli agricoltori”,

Espansione prevista grazie al crescente interesse

In due anni l’OPPAL ha visto passare da uno a venticinque il numero dei dipendenti del servizio civile. Questa collaborazione con i civili, sommata all’entusiasmo della popolazione, permette all’associazione di fornire un aiuto più consistente agli allevatori volontari.

“In generale, siamo contattati da agricoltori e pastori. Non ci avviciniamo realmente alle persone, non ci avviciniamo per offrire loro aiuto”, spiega Jérémie Moulin, presidente dell’associazione OPPAL.

Talvolta i responsabili cantonali della protezione gregge si rivolgono direttamente all’associazione per spiegare la loro situazione. “Poi valutiamo se disponiamo delle risorse per soddisfare la loro domanda”, aggiunge.

Grazie al crescente interesse dei volontari, l’OPPAL, che attualmente opera nel Canton Vaud e Vallese, prevede di estendere a partire da quest’estate il monitoraggio agli allevamenti ticinesi.

Soggetto radiofonico: Léa Bucher

Adattamento web: Miroslav Mares

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