il tempo in cui i ciclisti si bagnano le magliette

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Una maglia di lana con scritte ricamate e dettagli sulla pancia domina una bici dotata di borraccia in metallo e casco in pelle. Il materiale presentato al Museo della Camiceria e dell’Eleganza Maschile di Argenton-sur-Creuse farà la gioia degli amanti degli oggetti e degli abiti vintage, ma dissuaderà sicuramente il più modesto pedalatore domenicale. Ha il pregio di far risorgere un periodo situato tra l’epoca eroica dei condannati alla strada e il ciclismo moderno attraverso il Gran Premio Noveltex, organizzato il 29 aprile 1951 dal quotidiano Il gruppo tra Parigi e Saint-Amand-Montrond.

Se la presenza degli atleti nello stabilimento Argenton, dedicato all’abbigliamento, può sorprendere, in realtà non c’è nulla di incongruo, come ha sottolineato venerdì 3 maggio il presidente della Comunità dei Comuni della valle della Creuse, Vincent Millan, in occasione dell’inaugurazione di una mostra in programma fino al 29 settembre: “La risposta è al centro della storia di un’azienda, gli stabilimenti Rousseau, fondata ad Argenton alla fine degli anni ’20, nonostante abbia subito successive acquisizioni, è rimasta una delle camicerie più importanti del settore fino alla sua chiusura nel 2004.”

Viene presentato al pubblico l’equipaggiamento dei corridori dell’epoca.
© (Foto NR, Jean-Michel Bonnin)

La genesi del progetto fa infatti parte della ricchissima collezione del museo, composta da più di 1.200 pezzi. La sua direttrice, Nathalie Gaillard, ha spiegato il processo: “Nel 1990, il signor Roussel, direttore commerciale della società Rousseau di Parigi, ci ha donato i documenti archiviati durante la sua carriera. Tra questi c’erano grandi manifesti pubblicitari delle magliette Noveltex e un album dedicato all’organizzazione di questa corsa ciclistica. »

La corona del vincitore consegnata da una giovane lavandaia

Se questi archivi sono stati parzialmente presentati al pubblico nel 2001 in occasione dell’organizzazione del campionato francese di ciclismo su strada ad Argenton, lo svolgimento dei Giochi Olimpici in Francia e delle gare di tiro sportivo a Indre offre all’istituzione l’opportunità di mettere in luce la sua patrimonio sportivo.

L’evento è stato organizzato dal quotidiano “L’Équipe”.
© (Foto NR, Jean-Michel Bonnin)

Dovete sapere che la manifattura Amédée, con sede a Parigi dal 1886, aprì un laboratorio di abbigliamento a Villedieu-sur-Indre nel 1900, prima di creare diverse decine di siti di produzione in tutta la Francia, di cui una ventina a Berry.

L’idea di organizzare una gara che portasse il nome del marchio di punta dell’azienda è venuta ai dipendenti della fabbrica di Saint-Amand, alcuni dei quali furono licenziati dal club ciclistico locale. Focalizzata sulla pratica sportiva, ha accettato la società e, dopo il benestare della Federazione, il giornale Il gruppo è stato responsabile dell’organizzazione di un evento di qualificazione per il campionato francese.

Il primo Gran Premio Noveltex, percorso su 260 km tra Parigi e Saint-Amand e dotato di 350.000 franchi, di cui 100.000 al vincitore, ha riunito ventidue squadre e 107 partecipanti, con Darrigade, Géminiani, Muller e Guegan come protagonisti.

Dopo una partenza in pompa dalla Porte d’Orléans, guidata dalla cantante Anny Flore – madrina dei Six Jours du Vél’ d’Hiv – e dall’attore Jim Gérald, il gruppo in cui figuravano diversi corridori del Berry (Marcel Dussault, Georges Meunier, Jean- Louis Vervialle) si avviarono a gran velocità verso lo Cher, contendendosi diversi bonus offerti lungo il percorso dai camiciai, prima che a pochi chilometri dall’arrivo si formasse un gruppetto.

Anche se Mahé sembrava sulla buona strada per vincere, alla fine è stato Pierre Molinéris, del team Stella, a vincere in volata davanti agli stabilimenti Rousseau. “Non era un vincitore a buon mercato dato che aveva già vinto la Parigi-Roubaix e la Parigi-Tours”ha ricordato Jean-Claude Marchet, bibbia del ciclismo tra i nostri vicini di Cher.

Il corridore più elegante porterà la fiamma olimpica

La corona del vincitore è stata consegnata da Suzanne Janvier, una giovane lavandaia dell’industria della camiceria Berry, mentre Charles Coste, ormai centenario, che aveva partecipato ai Giochi Olimpici del 1948 e che porterà la fiamma la prossima estate, ha ritirato il premio. corridore tra i più eleganti.

Se questo test – “che non sempre è stato all’altezza delle aspettative”, secondo alcuni giornalisti sportivi – non venne rinnovato, gli stabilimenti Rousseau avevano guadagnato notorietà e vendite. Nel 1953 sponsorizzarono l’ultima tappa del Tour de France tra Montluçon e Parigi, sotto il nome di Trofeo Noveltex.

Mostra “Il Primo Gran Premio Noveltex, una vetrina per gli stabilimenti Rousseau” fino al 29 settembre, dal martedì alla domenica, al Museo della camiceria e dell’eleganza maschile, rue Charles-Brillaud ad Argenton-sur-Creuse. Ingresso: 8€; €5. Come. 02.54.24.34.69. E-mail: [email protected]. Sito web: www.museedelachemisrie.fr. Libro di presentazione in vendita al prezzo di € 15,50.

Un libro firmato da Julian Alaphilippe

Un’intera epoca si ritrova nel percorso espositivo del Museo della Camiceria e dell’Eleganza Maschile, ma anche in un libro testimonianza di una sessantina di pagine, riccamente illustrato, pubblicato per l’occasione. Oltre agli illuminati commenti di Jean-Claude Marchet sull’evento, Nathalie Gaillard ripercorre la saga industriale degli stabilimenti Rousseau e lo storico blancois Patrick Grosjean mette in luce le radici locali dei cicli Dilecta. Ciliegina sulla torta: il libro è autografato dall’ex campione del mondo Julian Alaphilippe, originario di Saint-Amand.

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