Il mercato del lavoro in Svizzera continua a normalizzarsi dopo il periodo eccezionale che ha prevalso durante l’episodio post-pandemia. Molte aziende stanno ancora cercando personale.
Nel secondo trimestre l’indice occupazionale calcolato dal Centro per gli studi economici KOF del Politecnico federale di Zurigo (ETH Zurigo) è sceso a 5,9 punti, dai 7,5 punti (dato rivisto) del precedente parziale. un comunicato stampa diffuso venerdì. Il barometro si sta gradualmente avvicinando alla sua media a lungo termine di 1,5 punti, dopo aver raggiunto un picco storico a metà del 2022, alla fine del periodo Covid.
Il mercato del lavoro resta quindi in zona positiva, constata il KOF. La maggioranza delle 4.500 aziende intervistate ad aprile ritiene che il numero dei propri dipendenti sia ancora insufficiente. È aumentata la quota di aziende che desiderano espandere la propria forza lavoro nei prossimi tre mesi.
La situazione è più delicata nel settore manifatturiero. La maggior parte delle aziende intervistate prevede di tagliare posti di lavoro nei prossimi mesi. L’indicatore di questo settore continua a crollare e nel secondo trimestre si è attestato a -15 punti, su un livello simile a quello dell’inizio della pandemia di Covid-19.
Il settore bancario si distingue anche per le sue fosche prospettive occupazionali. Dall’ultimo punteggio l’indice dedicato è caduto in zona negativa. Adesso vince il campo delle imprese che pianificano tagli di posti di lavoro. Per gli altri settori di attività prevale la stabilità – o un lieve calo.
/ATS
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