Il Consorzio RES denota “scarsa tutela del demanio pubblico”

Il Consorzio RES denota “scarsa tutela del demanio pubblico”
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“Ai sensi delle disposizioni della legge n. 76-66, il demanio pubblico è costituito dai beni dello Stato che, per la loro natura o per la destinazione ad essi attribuita, non sono suscettibili di appropriazione privata”, ha voluto essere molto chiaro il Consorzio per la Ricerca Economica e Sociale (RES).

In un momento in cui la questione fondiaria rimane ampiamente rilevante di recente in Senegal, il Consorzio rileva “una debole protezione del demanio pubblico senegalese”. Nella sua relazione sulla questione rivela: “è chiaro che questa volontà del legislatore non viene rispettata. Il demanio pubblico viene attaccato da tutti i lati, sia esso il demanio pubblico stradale, il demanio pubblico fluviale o il demanio pubblico marittimo”.

Per quanto riguarda la strada pubblica, “il suo stato di congestione è evidente a occhio nudo. In genere è occupato abusivamente da bancarelle di commercianti, tavoli e mense, rottami di veicoli, depositi di cantieri (rottami metallici, macerie, sabbia, ecc.), tubazioni varie e altri impianti di concessionari, pannelli pubblicitari, autolavaggi su strade e luoghi pubblici (…)”, si legge nella relazione. Il RES indica inoltre che questo stato di congestione ne rende difficile la preservazione e il funzionamento, e costituisce un onere per la mobilità urbana.

Riferendosi al demanio fluviale pubblico, il rapporto rileva che “lo stato di occupazione della zona larga 25 metri dei vari fiumi del paese riflette la sua debole protezione”. E aggiunge, sottolineando il demanio marittimo, che è «preoccupazione del legislatore garantire la tutela non solo del carattere di pubblica utilità del demanio pubblico ma anche della sua integrità fisica, che molto spesso è violata dallo sfruttamento su larga scala di questo demanio». eccezione che costituisce declassificazione”.

#Senegal

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