Lo scompenso del gas butano rinviato a tempo indeterminato

Lo scompenso del gas butano rinviato a tempo indeterminato
Lo scompenso del gas butano rinviato a tempo indeterminato
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La misura avrebbe dovuto sia finanziare, in parte, il programma di aiuti diretti alle famiglie lanciato su istruzioni reali, sia attirare ulteriormente donatori internazionali. Ma ciò non avrà luogo. Almeno, non per molto tempo.

Così è la vita di tutti i giorni Ispirazioni ecologiche ha annunciato nell’edizione di venerdì 3 maggio che il governo ha per il momento rinunciato al previsto aumento del prezzo del gas butano. Un primo aumento di 10 dirham doveva essere effettuato all’inizio di aprile per un prezzo di vendita di 50 dirham per bombola di gas invece di 40, ma è stato rinviato sine die. Questo, così come altri due aumenti che si sarebbero verificati successivamente.

Il butano è di gran lunga il prodotto che riceve più sussidi statali. A fine settembre 2023, dei 22,2 miliardi di dirham di costi di risarcimento, 12,7 miliardi riguardano il gas butano, ovvero il 57% del totale, precisa il quotidiano. Si scopre che senza il sussidio la bombola del gas costerebbe 108 dirham.

Il governo ha esitato, senza dubbio perché qualsiasi aumento del prezzo del gas alla fine di un mese ad alto budget come il Ramadan, e con l’avvicinarsi dell’Eid Al Adha, sarebbe mal accolto dalle famiglie. Le esitazioni del governo contrastano con l’impegno che ha segnato la rimozione dei sussidi per il carburante dieci anni fa (nel 2014).“, noi leggiamo.

L’obiettivo della decisione era quello di liberare un margine di manovra di bilancio per finanziare gli assegni versati alle famiglie più povere nell’ambito del programma di aiuti diretti. L’obiettivo è quello di sostituire, in ultima analisi, i sussidi con stanziamenti destinati alle popolazioni target.

Resta da vedere come lo Stato troverà le risorse finanziarie necessarie per il programma di aiuti diretti e quali argomenti potrà addurre per convincere i donatori internazionali, in particolare il FMI, che condizionano le loro linee di credito attraverso la decompensazione.

Inoltre, presso i ministeri del Bilancio e delle Finanze, i funzionari sanno che sono soprattutto le classi medie urbane A e B+ a consumare le bombole di gas più sovvenzionate.“, sottolinea Ispirazioni ecologiche. Per non parlare della diversione del gas butano da parte degli agricoltori che lo utilizzano per far funzionare le loro macchine nelle aree irrigate.

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