L’ambientalista Patrick Bonin sarà candidato per il Bloc Québécois

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Una figura di spicco del movimento ambientalista del Quebec, Patrick Bonin, si candiderà per il Bloc Québécois alla guida di Repentigny alle prossime elezioni, ha appreso Radio-Canada. L’annuncio di questa candidatura avviene nel momento in cui i partiti federali stanno preparando la macchina elettorale.

Sono sempre stato un sovranistaPatrick Bonin risponde punto per punto quando gli viene chiesto a quando risalgono le sue convinzioni sull’indipendenza.

Martedì l’ambientalista ha annunciato che lascerà il suo incarico di portavoce e capo della campagna Clima-Energia di Greenpeace Canada. Aveva ricoperto questa carica per 12 anni.

Come spiegare il passaggio dall’attivismo alla politica? Il Quebec è frenato dal governo federale, dalle compagnie petrolifere, dalle lobby che vigilano affinché non si esca dagli idrocarburi abbastanza in frettaspiega.

A suo avviso, il Bloc Québécois è l’unico veicolo credibile per accelerare la transizione verde della provincia. Questa via di passaggio passa per il Blocco, passa per l’indipendenza, passa per un partito che non ha paura di difendere le sue convinzionispiega Patrick Bonin in un’intervista a Radio-Canada.

L’ex portavoce di Greenpeace cercherà di farsi eleggere nel collegio di Repentigny e succedere alla deputata del Bloc Monique Pauzé. Quest’ultima ha annunciato martedì che non cercherà un nuovo mandato alle prossime elezioni. È portavoce dell’ambiente e rappresenta la contea dal 2015.

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Monique Pauzé e François Blanchet (leader del Bloc Québécois) in una conferenza stampa. (Foto d’archivio)

Foto: Radio-Canada / Daniel Coulombe

Patrick Bonin ammette di non vivere nel distretto di Repentigny, ma afferma di conoscerlo come le sue tasche. Sono originario di Repentigny. Sono cresciuto ad Assunta. Conosco questa guida. Conosco bene Monique Pauzé, la deputata uscente, con la quale vado molto d’accordospiega.

L’annuncio di questo grande nome dovrebbe permettere a Yves-François Blanchet di rafforzare il suo messaggio ambientalista, lui che chiede la fine dei sussidi ai combustibili fossili, in particolare. Il leader del Blocco continua ad essere al primo posto nelle intenzioni di voto in Quebec.

Steven Guilbeault ben intenzionatoDi più…

Nel 2019, il salto in politica di un altro attivista ambientale del Quebec ha fatto notizia. Steven Guilbeault ha sorpreso annunciando che avrebbe cercato la nomina liberale nel collegio di Laurier-Sainte-Marie, prima di diventare ministro federale dell’Ambiente nel 2021.

In un’intervista a Radio-Canada, Patrick Bonin si è guardato dall’attaccare direttamente il ministro Guilbeault e ha scelto invece di attaccare i risultati del suo partito politico.

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Il ministro federale dell’Ambiente Steven Guilbeault.

Foto: Radio-Canada / Patrick Butler

Il signor Guilbeault, non ho dubbi, molto probabilmente è ben intenzionato, ma è chiaro che questo governo non è all’altezza della realtàspiega. Patrick Bonin descrive il governo liberale come centralizzatore e lo accusa di essere al soldo delle compagnie petrolifere e delle grandi banche che finanziano e investono nei combustibili fossili.

Nel 2021, in un’intervista a Posta nazionalePatrick Bonin aveva elogiato le qualità unificanti di Steven Guilbeault. Sa cosa c’è in gioco. Sa di poter collaborare con imprese, sindacati, gruppi ambientalisti e politici. È sempre stato lui a cercare di costruire pontiha dichiarato in inglese Patrick Bonin a proposito del ministro dell’Ambiente, poco dopo la sua nomina.

D’ora in poi i due ex ambientalisti saranno avversari politici.

Patrick Bonin si sente a suo agio avendo scelto una formazione che lo relega al ruolo di opposizione in Parlamento. L’opposizione ha un ruolo centrale, se non altro ponendo domande, presentando alternative, presentando emendamenti, votando leggi, assicurandosi che rappresentino la volontà dei quebecchesi.sostiene.

Eredita una guida sicura per il Bloc Québécois. Monique Pauzé ha vinto a Repentigny con quasi il doppio dei voti del suo avversario liberale nel 2021. La contea, che indossava da diversi anni i colori del Bloc, era passata temporaneamente nelle mani del Nuovo Partito Democratico durante l’ondata arancione del 2011.

Oltre a Monique Pauzé, anche il deputato del Blocco Mirabel, Jean-Denis Garon, ha annunciato che non cercherà un nuovo mandato alle prossime elezioni.

La settimana scorsa, Yves-François Blanchet ha annunciato che Marc St-Hilaire, ex direttore generale di Quotidianoavrebbe dovuto affrontare il conservatore Richard Martel a Chicoutimi-Le Fjord.

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