A Caen, una mostra celebra i grandi magazzini che ispirano gli artisti

A Caen, una mostra celebra i grandi magazzini che ispirano gli artisti
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“Piazza Clichy” di Pierre Bonnard, 1895.
Parigi, Museo d’Orsay

CRITICA – Bonnard, Vuillard, Luce, Dufy… All’alba del XX secolo, la merce è più che mai un tema favorito dalle avanguardie. Sia per lodare che per ridicolizzare la nuova società dei consumi.

Dalla selvaggina dipinta nelle grotte preistoriche o certe nature morte che ricoprono le pareti di Pompei ai dipinti di frutta di Chardin, passando per le bancarelle di cibo e oggetti preziosi del Secolo d’Oro olandese o le incisioni di fiere e piccoli commerci di Jacques Callot, le merci sembrano sempre essere percepito dall’uomo come uno spettacolo. È vero che il prodotto offerto è tanto più desiderabile quanto più viene presentato.

In questo gioco eccellono gli inizi dell’era industriale. Al Museo delle Belle Arti di Caen lo dimostra brillantemente una mostra che si concentra sul modo in cui lo sviluppo commerciale di Parigi si manifestò agli occhi degli artisti dal 1860 al 1914. Questo viaggio, ricco di un centinaio di dipinti, fotografie , film, ma anche insegne del Museo Carnavalet, pubblicità e articoli promozionali, partecipano alla quinta edizione del Festival Impressionista della Normandia. Arriva qui come l’ultima parte di un trittico…

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