Nel Canton Berna ci auguriamo che gli studenti conducenti che desiderano prendere la patente possano farlo entro la fine dell’anno. Negli ultimi mesi, infatti, l’attesa per un appuntamento è stata spesso dalle quattro alle sei settimane. E da qualche giorno non ci sono quasi posti disponibili per la prova pratica. Mai vista in vent’anni di carriera, secondo un istruttore di guida intervistato dal “Berner Zeitung”.
La colpa è “di una massiccia mancanza di personale”, indicano le autorità. Senza contare che a Berna, come in altri cantoni, gli esaminatori sono responsabili anche del controllo dei veicoli. L’Ufficio della circolazione stradale sta formando nuovi esperti, ma ci vorrà tempo. La situazione dovrebbe però essere meno tesa da metà novembre, fine della stagione motociclistica. Coloro che attualmente sostengono gli esami sulle moto rafforzeranno la forza lavoro.
Secondo l’organizzazione mantello degli istruttori di guida L-Drive Svizzera è piuttosto eccezionale che un servizio automobilistico non subisca ritardi. Ma a Neuchâtel lo SCAN non si considera in ritardo, sapendo che “fa fronte alla richiesta di esami, tutte le categorie insieme, entro tre o quattro settimane, indipendentemente dal numero degli studenti conducenti”.
Il personale non manca nemmeno dalla parte friburghese, dove l’attesa va dalle tre alle cinque settimane. Marc Rossier, direttore dell’Ufficio della circolazione e della navigazione, parla di un ritardo normale, considerando che “bisogna aspettare almeno quattro-sei settimane per un appuntamento dal dentista, dal medico o dal banchiere, o anche due-tre mesi per vedere un specialista in campo medico. Senza contare che gli appuntamenti vengono regolarmente cancellati, il che permette ad altri candidati di ottenere, con un po’ di fortuna, un posto durante la settimana, o anche il giorno successivo.
Come nel Canton Vaud, dove «i tempi di attesa sono inferiori a un mese». “Tra le prossime possibilità di esame, c’è ancora un posto oggi a Nyon, domani a Yverdon, venerdì ad Aigle e il 23 ottobre a Cossonay”, ha spiegato martedì mattina Pascal Chatagny, capo del dipartimento dell’automobile.
