La corte d’assise dell’Alta Savoia processa questa settimana un uomo accusato di aver ucciso il padre della sua ragazza. Quattordici anni prima anche suo padre era stato processato per l’omicidio del patrigno.
Ci sono notizie che vanno oltre la finzione. La Corte d’Assise dell’Alta Savoia giudica un uomo accusato di aver ucciso il padre della sua fidanzata. I fatti, avvenuti nel gennaio 2021, sono avvenuti di notte, in un capannone di una fattoria a Pringy, cittadina situata a nord di Annecy e vicino al confine svizzero.
22 anni, questo alto-savoiardo, bracciante agricolo secondo le informazioni del Dauphiné Libéré, riproduce gli stessi misfatti commessi da suo padre. Quest’ultimo aveva ucciso suo suocero nel 2010, con due colpi di pistola, nel villaggio di Choisy, sempre in Alta Savoia. È stato condannato a dieci anni di reclusione penale.
colpi d’ascia
Questa volta la vittima era un agricoltore di 64 anni. Sua moglie, 60 anni, è stata colpita alla testa. Un omicidio di “grandissima violenza” secondo le parole del pubblico ministero, poiché sarebbero stati inflitti anche colpi d’ascia.
Secondo la versione diffusa dalla fidanzata dell’imputato, la coppia si era separata dopo settimane di tensione. Il giovane, apprendista nella fattoria dei suoi genitori, l’avrebbe minacciata e costretta ad avere rapporti sessuali. Diversa è la difesa dell’imputato. Secondo lei, quest’ultimo avrebbe cercato di proteggere la sua ex compagna e la madre di lei dalle violenze perpetrate dal padre, versione contestata dalle due donne.
