Il comune di Breteuil-sur-Noyea vorrebbe aumentare l’attrattiva della rete di riscaldamento collettivo installata 13 anni fa nella città.
La città di Breteuil-sur-Noye è stata pioniera nello sviluppo sostenibile. La rete termica collettiva a biomassa ne è un esempio. Sostituisce i singoli locali caldaie a gas o olio che invecchiano
Dal 2011, i 3,1 km di rete forniscono riscaldamento e acqua calda a diverse strutture comunali (università, piscina, scuole, casa di riposo, centro culturale) e a 472 unità abitative.
Il prezzo elevato di
connessione
In termini percentuali la distribuzione è la seguente: 65% abitazioni, 4% nel settore sanitario, 17% nel settore terziario e 41% impianti sportivi.
Il locale caldaia si trova in rue de Paillart, vicino alla piscina.
L’anno scorso la produzione è stata di 2103 mgw/ora. “L’inverno del 2023 è stato mite, quindi meno distribuzione agli abbonati”osserva il sindaco Jean Cauwel.
Per la cronaca, nel 2022, la rete aveva permesso di evitare 1.380 tonnellate di CO2, l’equivalente dell’inquinamento di 768 veicoli.
Questo sistema ha anche il vantaggio di evitare l’improvviso aumento del prezzo dell’elettricità come è avvenuto negli ultimi anni.
D’altra parte, il prezzo elevato del collegamento può rallentare la scelta di questo metodo di riscaldamento.
Il Comune sta quindi valutando la possibilità di mettere in atto un piano generale. Ciò comporterebbe, da un lato, l’espansione della rete e, dall’altro, la ricerca di sostegno e la riduzione dei costi per attirare nuovi abbonati.
Per fare ciò bisognerà studiare il prezzo di questa estensione e vedere se Dalkia – l’attuale operatore il cui contratto è stato firmato per un periodo di 24 anni – sarà in grado di seguirlo.
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locale caldaia
