SENEGAL-PRESSE-REVUE / L’annuncio della sospensione delle procedure statali in alcuni settori, uno dei temi evidenziati – Agenzia di stampa senegalese

SENEGAL-PRESSE-REVUE / L’annuncio della sospensione delle procedure statali in alcuni settori, uno dei temi evidenziati – Agenzia di stampa senegalese
SENEGAL-PRESSE-REVUE / L’annuncio della sospensione delle procedure statali in alcuni settori, uno dei temi evidenziati – Agenzia di stampa senegalese
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Dakar, 30 apr. (APS) – La visita che il presidente Bassirou Diomaye Faye effettuerà martedì in Guinea-Bissau e la sospensione temporanea delle procedure statali in alcune zone del Senegal sono i due temi più importanti nel discorso quotidiano della giornata. giornali.

Il capo di Stato senegalese è atteso a Bissau, capitale dell’omonima Guinea, questo 30 aprile, annuncia il quotidiano Le Soleil. “Dakar e Bissau intrattengono già ottimi rapporti di cooperazione sul piano diplomatico ed economico che le due parti intendono certamente consolidare”, sottolinea il giornale.

“Pesca, sicurezza, cultura, diplomazia… l’asse Dakar-Bissau è in buona forma”, indica Le Soleil, Direct News rilevando che i due paesi “continuano a consolidare i loro legami storici molto forti, incorniciati da molteplici accordi”.

“Il presidente Bassirou Diomaye Faye continua le sue visite nei paesi vicini. Dopo Nouakchott e Banjul, il Capo dello Stato è atteso, martedì 30 aprile 2024, in Guinea-Bissau, per una visita di lavoro e di amicizia», si legge nelle colonne del quotidiano Le Mandat.

“Per lavorare di più e recuperare il tempo perduto dai regimi che si sono succeduti che hanno ostacolato la crescita del Paese, il presidente Bassirou Diomaye Faye è determinato [à] prendi il toro per le corna”, afferma il quotidiano Kritik’ nel suo commento della giornata, intitolato “Diomaye Faye adotta il +duro lavoro+”.

E il quotidiano aggiunge: “Dalla disciplina governativa alle linee guida da adottare all’interno dei ministeri, senza dimenticare il reporting degli agenti statali e gli audit interni in tempi mirati, è tutto un arsenale normativo decretato per il nuovo uomo forte del Paese chi intende battere il ferro finché è caldo”.

“Calci nel formicaio”

È forse in questo contesto che va letta la decisione di sospendere temporaneamente le procedure fondiarie demaniali in alcune zone del paese in cui la terra costituisce un problema, riportata dalla maggior parte dei giornali, tra cui L’Observateur: “Diomaye et la land bomb”, dimostra questo giornale su questa questione.

Tra i grandi progetti che attendono il nuovo capo dello Stato e la sua squadra, la questione fondiaria occupa un posto di rilievo. Il presidente Bassirou Diomaye Faye ha cominciato ad agire, ma il danno è profondo”, nota L’Observateur.

“Dopo la corniche, Diomaye Faye prolunga la sospensione delle procedure statali e fondiarie”, informa Vox Populi, parlando di un “calcio” della direzione generale delle imposte e dei patrimoni “nei formicai fondiari nelle regioni di Dakar, Thiès e Saint- Louis”.

Secondo questo giornale, il Presidente della Repubblica “vuole +una situazione esaustiva del territorio nelle aree geografiche più sensibili in cui la pace sociale è minacciata da conflitti attuali o futuri”.

“17 zone e operazioni di terra [sont] presi di mira: cornicione ovest e cornice est Dakar, Terme Sud, Hangar des Pilgrims, città nuova di Thiès, la lottizzazione denominata +Mbour 4+, Daga Kholpa, Ndébène Gandiol, Pointe Séréne, centri urbani di Diacksao Bambilor, Denny Biram Ndao…”, precisa Vox Populi.

Il quotidiano Rewmi conferma che “le zone geografiche più sensibili vanno da Dakar a Saint-Louis, passando per Guédiawaye, il Lago Rosa, Mbour e Thiès, tra gli altri”.

“Seri problemi di legalità ed equità”

“Queste misure di sospensione […] hanno applicazione immediata e dureranno fino a diversa indicazione”, informa Les Echos, prima di aggiungere che sarà istituito un comitato ad hoc per studiare i dossier che potrebbero beneficiare di un’esenzione.

Il Tribune riferisce che questa misura “riguarda solo situazioni successive al 2020”. “100.000 problemi!” esclama Bès Bi Le jour, sottolineando che il presidente Faye, con questa decisione, “rallenta il programma di +100.000 unità abitative” di Macky Sall”, il suo predecessore.

“La sospensione delle misure statali e fondiarie non renderà solo felici le persone”, ritiene il bigliettaio del quotidiano Le Quotidien. “Dalla costa di Dakar a Saint-Louis, passando per Thiès, Mbour, lo Stato ha deciso di precipitarsi sulla terraferma, per non dire nel mucchio…”.

“Tra i punti positivi e quelli negativi, i due ispettori fiscali e patrimoniali che fanno carriera in questo settore dovrebbero sapere dove vanno”, scrive il commentatore del Quotidien riferendosi al Presidente della Repubblica e al suo Primo Ministro, prima di chiedersi se questo argomento potrebbe non essere sabbie mobili.

Enquête porta il suo grano di sale nel dibattito, sostenendo che anche se questa decisione di sospendere temporaneamente le procedure fondiarie demaniali in alcune zone del Paese “è +nobile+, l’approccio pone seri problemi in termini di legalità ed equità”.

D’altro canto, nota Enquête, questa decisione “ci permetterà di vedere più chiaramente nei confronti dei proprietari terrieri che non sono in regola con il fisco”. L’As solleva in particolare il caso di un complesso residenziale, quello di Mbour 4 a Thiès, “un vero e proprio flip-flop tra attori politici e che ha già fatto scorrere molto inchiostro e saliva”.

“Diomaye lascia il segno”, giudica Sud Quotidien, evocando sia la sospensione delle operazioni di provvedimenti statali e fondiari in alcune zone, sia le istruzioni del presidente della Repubblica di sospendere i cantieri realizzati da privati ​​nel demanio marittimo pubblico.

B.K.

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