Manifestazione sikh a Toronto sostenuta da più partiti provoca la reazione dell’India

Manifestazione sikh a Toronto sostenuta da più partiti provoca la reazione dell’India
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OTTAWA – L’India ha convocato l’inviato canadese a Nuova Delhi in seguito a un grande raduno sikh a Toronto a cui hanno partecipato i tre principali leader del partito federale.

Il primo ministro Justin Trudeau si è unito al leader conservatore Pierre Poilievre e al leader del Nuovo Partito Democratico (NDP) Jagmeet Singh al raduno del Khalsa Day a Toronto domenica.

La manifestazione commemora la fede sikh e alcuni partecipanti hanno cantato e tenuto striscioni decorati con slogan che chiedevano uno stato separato dell’India, noto come Khalistan.

Lunedì l’India ha convocato formalmente il vice alto commissario canadese e il ministero degli Esteri del paese ha denunciato quelle che ha definito “azioni di disturbo che sono continuate incontrollate durante l’evento”.

Il ministero degli Esteri indiano non ha specificato quali siano i suoi problemi, ma ha osservato che ci sono state manifestazioni di separatismo e ha affermato che ciò illustra la tolleranza del Canada nei confronti di “estremismo e violenza”.

Nuova Delhi e Ottawa sono in disaccordo sulla questione da decenni e le loro relazioni sono diventate notevolmente tese da quando Justin Trudeau ha accusato l’India di aver avuto un ruolo nell’assassinio di un leader sikh canadese lo scorso anno.

Il Canada insiste che non violerà la libertà di espressione, anche quando i sikh richiederanno l’esistenza del Khalistan.

Ma l’India sostiene che i commenti violano la sua costituzione.

L’India ha segnalato casi di persone in Canada che glorificavano apertamente coloro che erano collegati all’attentato aereo dell’Air India del 1985, i cui passeggeri erano in gran parte cittadini canadesi.

Gruppi per i diritti umani affermano che il governo nazionalista indù del Paese ha perseguitato sempre più le minoranze negli ultimi anni.

Lunedì l’ufficio del ministro degli Esteri Mélanie Joly non ha commentato immediatamente i rimproveri dell’India.

La signora Joly ha ripetutamente affermato di voler colmare in privato il divario diplomatico con l’India.

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