Yvelines: con tre ministri in pista al velodromo nazionale, le cose vanno bene per il “Triangolo di Weimar”

Yvelines: con tre ministri in pista al velodromo nazionale, le cose vanno bene per il “Triangolo di Weimar”
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Fu un originale battesimo del fuoco per i tre ministri. Il celebre recinto del velodromo nazionale di Saint-Quentin-en-Yvelines, terreno di gioco della squadra francese di ciclismo su pista che punterà all’oro olimpico la prossima estate, è entrato in gioco in Europa accogliendo questo lunedì politici più abituati ad affollare il Parlamento europeo che andare in bicicletta. Jean-Noël Barrot, Ministro delegato per l’Europa, e i suoi omologhi tedeschi, Anna Lührmann, e polacco Adam Szlapka, hanno affrontato di buon umore il loro primo giro di ciclismo su pista.

Appena il tempo di scambiare l’abito su misura con i pantaloncini-casco-scarpe automatiche che il “Triangolo di Weimar” ha seguito le istruzioni di un maestro del settore. “Potresti non saperlo, ma su queste bici non hai i freni. Poi è facile, basta pedalare”, dice Jean-François Guiborel, detto “La Guibole”. Questo ex corridore, allenatore, manager di una squadra di professionisti, giornalista, assistente di Televisioni francesiha creato lui stesso il protocollo per questi battesimi in pista nel 2014, anno di inaugurazione del sito.

La prova che gli eletti europei “lavorano molto bene insieme”

Dopo 30 minuti di pedalata, la “corda” e la “Costa Azzurra” (zone della pista più larga d’Europa) non hanno più segreti per i nostri trail riders della giornata. “È molto diversa dalla solita bici”, reagisce prontamente il deputato degli Yvelines che prepara la “maratona per tutti” delle Olimpiadi di Parigi del 10 agosto. “È speciale, ma penso che abbiamo fatto molto bene”, sorride Anna Lührmann, viceministro tedesco per gli affari europei e il clima. “È stato fantastico”, aggiunge il suo vicino polacco Adam Szlapka.

I ministri hanno seguito attentamente i consigli di Jean-François Guiborel, ideatore dei battesimi sul velodromo Yvelin, in particolare il posizionamento delle mani sul manubrio.

“Abbiamo pensato che tutti fossero molto a loro agio, alcuni avrebbero potuto salire molto più in alto con un po’ più di tempo”, commenta Jean-François Guiborel, accompagnato durante la sessione da Thomas Kurtzemann e Christelle Ribault, medaglia mondiale nel paraciclismo. “Non è sempre facile perché spesso ci poniamo una piccola barriera mentale che dobbiamo saper superare in questo momento”, confida il paraatleta.

Per il trio amatoriale, questa esperienza conclusiva è la prova che gli eletti europei “lavorano molto bene insieme”. I tre ministri, infine, non hanno perso l’occasione per ribadire “l’importanza di conquistare il proprio voto” in occasione delle prossime elezioni del 9 giugno.

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