Archeologia: scoperta eccezionale a Neuchâtel

Archeologia: scoperta eccezionale a Neuchâtel
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Gli scavi archeologici di Auvernier hanno portato alla luce, grazie alla dendrocronologia, sviluppi del XVI secolo e decorazioni pittoriche rinascimentali datate al 1504. Spiegazioni.

Una campagna archeologica effettuata in una casa di villaggio ad Auvernier (NE) ha rivelato arredi del XVI secolo e un’eccezionale decorazione pittorica in stile rinascimentale. L’analisi del legno mediante dendrocronologia ha permesso di datarlo al 1504.

Secondo lo Stato di Neuchâtel, i lavori, che hanno comportato lo smantellamento di elementi in legno del XVIII secolo, hanno rivelato bifore ad arco e un soffitto con travetti modanati. In una delle stanze del piano superiore, una decorazione policroma dipinta sull’intonaco di calce della parete nord mostra persone accompagnate dai loro cani che inseguono un cervo.

Immagine: DR

La scena è ambientata all’interno di ornamenti floreali, precisa il comunicato stampa pubblicato venerdì. Si tratta di una scena di caccia, passatempo preferito di signori e nobili del Rinascimento. Su un’altra parete, un occhio attento riconoscerà personaggi femminili, un orso e un leone uno di fronte all’altro o addirittura San Michele.

Giornate del Patrimonio

La scoperta è avvenuta nella casa accanto alla Maison Carrée di Auvernier, le cui “dimensioni e presenza non dovrebbero oscurare l’interesse storico” dell’edificio dove sono avvenute le scoperte. Più antico e situato a nord, questo è un edificio vinicolo emblematico del patrimonio cantonale costruito nel 1804-1805.

La casa sarà oggetto di visite durante le prossime Giornate europee del patrimonio, dal 6 all’8 settembre, ha precisato lo Stato di Neuchâtel nelle sue spiegazioni. Oltre ai soggetti e agli ornamenti, anche gli abiti e le acconciature costituiscono un indicatore cronologico.

La maggior parte dei motivi appartengono all’iconografia diffusa nel Rinascimento e possono essere paragonati ai gruppi decorativi conosciuti a Neuchâtel, Berna o Vaud. Il loro confronto getta una luce molto interessante sulla produzione pittorica dell’ultimo quarto del Cinquecento.

Dietro la lavorazione del legno

L’esercizio permette infatti di ipotizzare l’esistenza di una bottega di pittori decorativi itineranti utilizzando un repertorio di modelli tratti da stampe incise. Questo tipo di decorazione resta però una rarità e solo raramente è sopravvissuta ai secoli senza scomparire.

Ad Auvernier, i dipinti sono sfuggiti alla distruzione e ai cambiamenti della moda, essendo rimasti nascosti per diversi secoli dietro rivestimenti in legno. I resti di questo decoro sono stati appena restaurati dal laboratorio di conservazione-restauro d’arte Sinopie per ritrovare “tutta la loro brillantezza”. (sda/ats)

Mercoledì è stata inaugurata all’Università di Losanna l’associazione studentesca “Palestina”. Problema, usa il nome “Unil” nella sua comunicazione. Preoccupati per il profilo attivista di quest’ultimo, i firmatari ebrei hanno scritto al rettorato. Chi ha risposto loro. Le nostre rivelazioni.

L’Università di Losanna (Unil) ha una nuova associazione: Palestine. L’inaugurazione è avvenuta mercoledì 24 aprile, alla presenza di circa 200 persone in un auditorium dell’Anthropole, il palazzo delle scienze umane. Ma c’è un problema: il nome che si è data e con il quale appare nella sua comunicazione, “Unil Palestine”, non corrisponde a quello con cui è stata registrata dalle autorità universitarie.

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