Il dossier di lunedì: una sentenza attesa dai dislessici

Il dossier di lunedì: una sentenza attesa dai dislessici
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È un nome che forse ricorderemo: Marion Vassaux. Una sentenza del Tribunale federale potrebbe portare il suo nome e abbattere un ostacolo insormontabile per le persone affette da dislessia. L’organismo si pronuncerà sul caso di questo studente vodese poco più che ventenne che soffre di dislessia, come uno studente su 10 in Svizzera. L’Università di Berna gli ha rifiutato l’alloggio durante l’esame di ammissione in veterinaria. “Se hai uno studente non dislessico che riuscirà a risolvere il 75% dell’esame, io potrò risolvere solo il 50% dell’esame con il mio disturbo. Per me è importante avere un alloggio e poter quindi svolgere l’esame in condizioni che possano compensare questa dislessia», testimonia il vodese al nostro corrispondente a Berna Serge Jubin.

La studentessa vodese può contare su un grande appoggio nella sua lotta. “Bisogna cercare di mettersi nei panni delle persone e non limitarsi a leggere libri, articoli di diritto e giurisprudenza”, afferma l’imprenditore Étienne Jornod. È dislessico anche l’imprenditore neuchâteliano che ha fatto il successo dell’azienda farmaceutica Galenica e ha presieduto la Neue Zürcher Zeitung (NZZ). Ha sviluppato il proprio metodo per gestire la sua disabilità.

Il 7 maggio sarà pronunciata la sentenza del Tribunale federale sul caso della giovane dislessica Marion Vassaux. /sju-gtr


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