Parigi: i dipendenti licenziati della Federcalcio francese perdono l’ultima partita in tribunale

Parigi: i dipendenti licenziati della Federcalcio francese perdono l’ultima partita in tribunale
Descriptive text here
-

Di Editoriale Parigi
pubblicato su

29 24 aprile alle 6:28

Vedi le mie notizie
Segui le notizie di Parigi

Fischio finale. IL Consiglio di Stato validato definitivamente il piano di salvataggio del lavoro (PSE) del Federcalcio francese (FFF) deciso nel luglio 2021, e che consisteva nell’eliminazione di 22 posti all’interno di questa istituzione situata in Boulevard de Grenelle, a Parigi (15).

Nove dipendenti si mettono al fronte

Ricordiamo che la FFF aveva allora giustificato questo piano sociale con a “motivo economico” ; è stato quindi firmato il 13 luglio 2021 un contratto collettivo maggioritario che fissa il PSE tra il direttore generale della Federazione, Florence Hardouin, e il delegato sindacale in rappresentanza dell’Unione Nazionale Amministratori e Assimilati del Calcio-CFDT.

Questo accordo era stato “convalidato” dalla direzione regionale e interdipartimentale dell’economia, dell’occupazione, del lavoro e della solidarietà (Drieets) dell’Île-de-France il 16 luglio 2021, ma nove dipendenti della FFF avevano presentato ricorso al tribunale amministrativo di Parigi di annullare tale decisione.

Inizialmente avevano vinto la causa, poiché la decisione era stata annullata il 10 dicembre 2021, cosa che apriva la possibilità alle parti interessate di rivolgersi al tribunale del lavoro per contestare la loro decisione. licenziamenti “senza reale e grave causa” e ottenere così un compenso migliore. Ma la FFF ha presentato ricorso e questa volta la Corte d’appello amministrativa di Parigi si è pronunciata a suo favore. I nove dipendenti hanno quindi portato il caso davanti alla massima corte dell’ordinamento amministrativo francese.

Un PSE a 2,8 milioni di euro

In una sentenza del 3 aprile 2024, appena resa pubblica, il Consiglio di Stato esordisce ricordando in via generale che “la sottoscrizione, per conto del datore di lavoro, di un contratto (…) da parte di un mandante al di fuori dei poteri conferitigli , possono essere soggetti a regolarizzazione retroattiva.

In questo caso, nella fattispecie, “se solo il comitato esecutivo della FFF fosse autorizzato (…) ad autorizzare impegni di valore contrattuale superiore a 300.000 euro, questo stesso comitato esecutivo, con delibera del 27 gennaio 2022, ha espressamente ratificato la PSE, il cui costo è stato stimato in 2,8 milioni di euro dalla relazione dell’esperto incaricato dal Comitato economico e sociale [CSE] », sottolineano i giudici.

Nel corso del procedimento, il comitato esecutivo della FFF aveva quindi “ratificato questo accordo”: Florence Hardouin dovrebbe quindi essere “considerata retroattivamente come avente la capacità di firmare questo accordo”, come aveva già statuito la corte amministrativa d’appello di Parigi, senza commettendo “un errore di diritto”.

Video: attualmente su Actu

La Corte si è pronunciata “senza commettere errori di diritto”

I dipendenti licenziati sostenevano inoltre che al CSE non erano stati “comunicati elementi utili circa la reale ragione economica della riorganizzazione”. Hanno quindi chiesto ai giudici di sanzionare l’“irregolarità” del procedimento di informazione e consultazione del CSE.

Ma la Corte ha stabilito, “senza commettere errori di diritto”, che “la circostanza (…) secondo la quale lettere indirizzate ai dipendenti dopo l’approvazione del PSE (…) avevano menzionato un altro motivo economico (la “tutela della competitività”), che quanto risulta dalla documentazione trasmessa (…) relativa alle difficoltà economiche e finanziarie del FFF, non era tale da dimostrare che la procedura fosse stata (…) viziata da irregolarità”, conferma il Consiglio di Stato. Alla fine, i ricorrenti furono quindi sconfessati.

/CB (PressPepper)

Segui tutte le notizie dalle tue città e media preferiti iscrivendoti a Mon Actu.

-

PREV Nell’Eure, molte opportunità (anche per chi acquista per la prima volta)
NEXT Autista stradale ucciso da uno scarico fognario: le persone coinvolte non saranno processate per omicidio