Ligue 1. Il cannoniere Mbappé, il tecnico Luis Enrique, il passante Dembélé… I cinque uomini del titolo parigino

Ligue 1. Il cannoniere Mbappé, il tecnico Luis Enrique, il passante Dembélé… I cinque uomini del titolo parigino
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Luis Enrique, primo atto riuscito

Come nella sua prima stagione sulla panchina del Barcellona, ​​Luis Enrique è in corsa per raggiungere un triplete storico: campionato, Coupe de France, Champions League. Alla guida di una squadra notevolmente rinnovata la scorsa estate e seguendo una precisa filosofia di gioco, l’ex ct della Spagna è riuscito a reinventare il gioco parigino.

Lo spagnolo ha concentrato il suo lavoro su possesso palla, passaggi e proiezione rapida, privilegiando la versatilità, la competizione e la rotazione dei suoi giocatori, compreso Mbappé. “I giocatori hanno assimilato i miei concetti e sono contento di quello che vedo”, ha detto il tecnico.

Kylian Mbappé decisivo nonostante le scelte forti

Nel 2024, vedere Mbappé giocare un’intera partita in Ligue 1 è diventato insolito, dopo l’annuncio alla sua dirigenza della sua partenza a fine stagione. Luis Enrique ha deciso di ridurre l’impegno del fuoriclasse francese in campionato “per prepararsi alla prossima stagione”: facendolo partire in panchina (contro il Nantes a febbraio), eliminandolo all’intervallo (contro il Monaco a marzo), o anche non giocando un solo minuto (contro l’OL domenica).

Nonostante questa riduzione del minutaggio da febbraio, il Bondynois, atteso al Real Madrid la prossima stagione, rimane il capocannoniere della Ligue 1 (26), molto davanti al Lille Jonathan David (17). Mercoledì contro il Lorient ha segnato un’altra doppietta.

Meno impressionante in questa stagione, dopo aver iniziato sulla sinistra e poi essere stato riorientato da Luis Enrique, Mbappé rimane altrettanto efficace e decisivo per il Paris, prima della sua partenza a fine stagione.

Ousmane Dembélé ha trovato rapidamente il suo orientamento

Arrivato quest’estate dal Barcellona, ​​Ousmane Dembélé si è abituato rapidamente alla Ligue 1 ed è stato subito elogiato dal suo allenatore che lo considera il giocatore più sbilanciato del mondo. Indispensabile nel gioco offensivo del PSG, mostra tuttavia scarse statistiche sotto porta, anche se ha appena segnato quattro gol in tre partite.

Nonostante questa mancanza di efficienza fino ad aprile, rimane uno dei giocatori più influenti in attacco: sia grazie alle combinazioni nei piccoli spazi della corsia destra con il suo compagno di squadra Achraf Hakimi o attraverso i suoi dribbling di grande impatto, le sue prese di palloni e le sue accelerazioni.

Come Bradley Barcola, il suo omologo a sinistra, anche il nazionale francese è una risorsa difensiva grazie ai suoi ritiri e al suo pressing.

Vitinha, la rivelazione del centrocampo

Molto discreto la scorsa stagione, soprattutto per la presenza oscura di Neymar e Messi, Vitinha vive da diversi mesi una rinascita a centrocampo a Parigi. In Ligue 1 come in Champions League, il 24enne portoghese porta avanti il ​​centrocampista del PSG con la sua ritenzione di palla, la sua lettura del gioco e la sua capacità di proiezione.

Dotato tecnicamente, appassionato di sollevamenti di palla, è un abile centrocampista sotto porta, autore di tiri potenti e precisi fuori area. Questo risveglio è in parte legato al riposizionamento di Mbappé in un ruolo centrale, che ha permesso all’ex giocatore dell’FC Porto di fiorire maggiormente in un registro per lui più naturale.

Nella posizione numero 6, Vitinha, utile anche per il recupero, è diventato fondamentale per l’equilibrio del gioco parigino e simboleggia il progresso della squadra da diverse settimane.

Gianluigi Donnarumma, leader nella sua linea

Dopo un finale di 2023 complicato con diversi errori e un’esclusione contro il Le Havre, Gianluigi Donnarumma ha giocato una serie di partite complete, come a Monaco (0-0) a febbraio o a Marsiglia a marzo. Quella sera il portiere della Nazionale italiana era semplicemente il miglior parigino. Ha spesso aiutato i suoi compagni di squadra ed è in gran parte grazie a lui se il PSG ha subito solo una sconfitta in Ligue 1 (contro il Nizza).

L’ex portiere dell’AC Milan è stato spesso brillante sulla linea, ma ha ancora margini di miglioramento nel gioco dei calci e nella resa aerea, in particolare sui calci piazzati.

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