Siamo troppo duri con la nostra polizia?

Siamo troppo duri con la nostra polizia?
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Le autorità di polizia stanno mettendo in campo tutti i loro sforzi per contrastare il furto di veicoli, piaga che miete sempre più vittime; la scorsa settimana, presunti ladri si sono addirittura lanciati verso gli agenti di polizia con un veicolo rubato.

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Secondo l’ex investigatore della criminalità organizzata Roger Ferland, stiamo attualmente assistendo ad “atti di violenza diretta contro la polizia”.

“Gli individui hanno pochissimi scrupoli. Commettono i loro crimini e si aspettano di avere pochissima impunità, e per questo sono pronti anche a usare il loro veicolo come arma offensiva”, ha spiegato l’ex investigatore in un’intervista alla LCN.

Questa situazione crea ulteriore tensione per la polizia, che può giustamente sentirsi presa di mira dall’aumento della violenza.

L’ex investigatore deplora che il lavoro della polizia sia reso ancora più difficile dall’attuale contesto sociale, che secondo lui tende a criticare fortemente qualsiasi intervento della polizia.

“Sinceramente riteniamo che ci sia una spada di Damocle al di sopra di ogni intervento. Si può sempre tornare indietro, un comitato che valuta le attività automobilistiche potrà sempre rivedere tutte le situazioni…”, esemplifica.

Il signor Ferland ricorda a questo proposito che gli agenti di polizia devono prendere decisioni estremamente difficili nella foga del momento.

Secondo lui attualmente potrebbe esserci un certo malcontento tra la polizia.

“La polizia è ben addestrata, ma sento che al momento non la stiamo sostenendo con sufficiente fermezza, e questo è ciò che causa la tensione che stiamo vivendo in questo momento. I criminali, credo, sono gli unici a trarre vantaggio dalla situazione e a trarne vantaggio”, lamenta l’ex investigatore.

“Sta accadendo così in fretta, e la pressione sociale in questo momento è così grande, che mi chiedo se in questo momento non stiamo mettendo troppo sulle spalle della polizia”, ​​continua, aggiungendo che ci si dovrebbe fidare di loro e i tribunali dovrebbero sostenerli di più.

Per conoscere l’opinione completa di Roger Ferland ascoltate la sua intervista nel video a inizio articolo.

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