Provenza-Alpi-Costa Azzurra – passeggiate: tutto quello che c’è da sapere sui siti classificati dall’UNESCO nelle Hautes-Alpes!

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L’estrema ricchezza naturale e storica del nostro territorio gli consente di avere diversi rappresentanti nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Nelle Alpi, Vauban ha lasciato un segno indelebile…

Da La Turbie a Orange passando per Nizza, Arles e Marsiglia, il Sud non è a corto di tesori. Città dal carattere eccezionale, monumenti rimasti per sempre nella storia…

In totale, otto siti della Provenza-Alpi-Costa Azzurra sono diventati patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura.

Tra i luoghi imperdibili del nostro territorio non vanno messe da parte le Alpi. Con due rappresentanti in questa prestigiosa lista, non mancano le meravigliose scoperte in questo angolo montuoso del sud-est. Un settore in cui il Marchese di Vauban, ingegnere militare di Luigi XIV, lasciò il segno.

Si tratta infatti di due delle sue opere che hanno attirato l’attenzione e ottenuto l’approvazione dell’istituzione mondiale nel 2008. Dal suo nome completo, Sébastien Le Preste de Vauban, immagina un vero e proprio “cintura di ferro” permettendo al Regno di Francia di difendersi. Su sua raccomandazione furono poi create una trentina di luoghi fortificati lungo i confini.

La città di Briançon, fonte infinita di tesori

Architetto e urbanista riconosciuto per la sua capacità di progettare bastioni difficili da espugnare, avviò quindi le fortificazioni di Briançon e quelle di Mont-​Dauphin nella zona alpina. Il primo, arroccato a 1.326 metri di altitudine, si trova all’incrocio di cinque valli. La sua costruzione si rese necessaria in seguito agli attacchi dei Duchi di Savoia.

La città è composta dalla cinta muraria, dai forti di Salettes, Têtes, Randouillet, dalla struttura di comunicazione a Y e dal ponte Asfeld. Un set utilizzato per rilevare invasori provenienti dall’estero o dalle terre. Diventa allora un luogo sicuro, ora uno splendido scenario turistico che nasconde tesori come antiche fontane, chiese, meridiane o addirittura il parco Schappe, il tutto situato su un imponente picco roccioso.

Splendore militare di Mont-Dauphin

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Foto: T. de Rosnay/​Mont-​Dauphin-​Vauban

Costruito a partire dal 1693 per anticipare le invasioni italiane, Mont-​Dauphin si erge al di sopra del paesaggio, in mezzo alla fauna e alla flora delle Hautes-​Alpes. Resti perfettamente conservati permettono di ammirare il formidabile sistema difensivo, tra cui la lunetta d’Arçon e il suo passaggio sotterraneo lungo 113 metri, l’arsenale, la polveriera e il tetto della caserma Rochambeau.

Costruito sull’altopiano deserto di Millaures, i suoi lavori verranno tuttavia interrotti durante l’inverno. Complicazioni dovute alla guerra e ai finanziamenti successivi, il sito è composto da mezzelune, un padiglione e due baracche. A poco a poco, la bastide perderà il suo ruolo militare e oggi è il punto di partenza di bellissime passeggiate che invitano alla fuga.

Segnaliamo infine che dal 2018 la flotta europea “Alpi Marittime – Mercantour” sta seguendo un processo per la registrazione nell’inventario dell’UNESCO. Un’applicazione che comprende soprattutto una vasta area marina che si estende dal porto di Villefranche-​sur Mer fino alla costa di Bordighera, o anche aree protette italiane e francesi, tra cui quella della Grande Corniche.

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