Per i grandi mali ci sono grandi rimedi. “Per dare slancio alla lotta contro il calabrone asiatico” nel Canton Vaud, da quest’estate la Direzione generale dell’ambiente (DGE) si rivolge alla Protezione civile vodese (PCi), ha spiegato venerdì . Sotto la direzione dello specialista assunto dal Cantone, Daniel Cherix, e delle sue squadre, 35 membri del PCi hanno partecipato a diverse operazioni negli ultimi mesi. Una collaborazione che sembra aver dato i suoi frutti, visto che “da quest’estate sono stati distrutti circa 80 nidi”.
Se queste distruzioni sono state effettuate è perché “contribuiscono alla preservazione dell’ecosistema locale”, ha precisato la DGE. Il calabrone asiatico, infatti, è una “specie particolarmente invasiva, capace di riprodursi molto rapidamente, che attacca i frutteti e le api, incidendo sulla biodiversità locale e sull’economia agricola”. Anche il numero di nidi nel Canton Vaud è esploso negli ultimi anni, passando da 4 nel 2022 a un centinaio quest’anno, “mentre la stagione dei calabroni asiatici non è ancora finita”.
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