Medio Oriente: Emmanuel Macron chiede la fine delle consegne di armi “per guidare i combattimenti a Gaza”

Medio Oriente: Emmanuel Macron chiede la fine delle consegne di armi “per guidare i combattimenti a Gaza”
Medio Oriente: Emmanuel Macron chiede la fine delle consegne di armi “per guidare i combattimenti a Gaza”
-

Emmanuel Macron è stato ospite di France Inter questo sabato, due giorni prima del 7 ottobre, data dell’attacco mortale di Hamas contro Israele lo scorso anno. Ciò ha portato allo scoppio della guerra a Gaza, che da allora è in corso.

È stato critico nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nella sua risposta contro il gruppo islamico palestinese, che ha promesso di “annientare”. “Abbiamo condannato con la massima fermezza l’attacco terroristico del 7 ottobre, abbiamo riconosciuto il diritto di Israele a difendersi… Ma come deve fare una democrazia, rispettando il diritto internazionale e umanitario”, ha supplicato il leader dello Stato. “Non combattiamo il terrorismo sacrificando la popolazione civile”, ha insistito ancora.

“Non siamo ascoltati” da Israele

Mentre la guerra a Gaza ha provocato numerose morti civili e una vera e propria crisi umanitaria, Emmanuel Macron si rammarica che la posizione della Francia non sia seguita dal Primo Ministro israeliano. “Non veniamo ascoltati e questo è un peccato, anche per la sicurezza di Israele domani”, ha giudicato, assicurando che continuerà a portare avanti la stessa politica sulla situazione nell’enclave palestinese “per un anno”.

Nella sua intervista a France Inter, il capo dello Stato ha anche passato un messaggio dietro le quinte, senza citarlo, al presidente americano Joe Biden. “La priorità è smettere di fornire armi per portare avanti i combattimenti a Gaza”, ha dichiarato il Presidente della Repubblica. Gli Stati Uniti sono il maggiore fornitore di armi di Israele.

Mentre le tensioni si diffondono in Libano da più di due settimane, Emmanuel Macron ha chiesto che “il popolo libanese” non venga “a sua volta sacrificato” nella guerra che Israele sta conducendo contro Hezbollah, ponendo la “de-escalation”.

“Il Libano non può diventare una nuova Gaza”, ha insistito, aggiungendo che vorrebbe da un lato “la fine delle operazioni”, ma anche che l’esercito libanese possa “tornare al confine meridionale” del paese e che ci sia “un’elezione presidenziale”. Impantanato in una crisi politica dal 2019, il Libano non ha un presidente dal 2022.

Il Capo dello Stato è intervenuto sull’argomento nel corso di un invito su France Inter legato al 19° Vertice della Francofonia, che si è aperto venerdì alla Cité internationale de la langue française a Villers-Cotterêts, 60 km a nord di Parigi.

-

PREV Tensioni in Medio Oriente: i 55 belgi partiti dal Libano tornano in Belgio
NEXT i Galli di Courbevoie non sono venuti come turisti