L’incontro dei Verdi Liberali in assemblea dei delegati sabato a Bienne ha spazzato via le iniziative del Centro e del PS volte rispettivamente a contenere i costi sanitari e a limitare i premi sanitari. Il primo è considerato troppo rigido, il secondo troppo costoso.
I due testi sottoposti al voto del 9 giugno hanno ottenuto meno di 10 voti ciascuno tra i delegati del PVL, contro più di 120 opposizioni.
Testo centrale troppo rigido
L’iniziativa “freno dei costi”. non specifica come raggiungere questo obiettivo, critica il partito in un comunicato stampa. Il testo del Centro propone un meccanismo troppo rigido che si concentra esclusivamente sui costi, facendo dipendere l’utilizzo dei servizi medici dalla situazione economica piuttosto che dalla salute, continua il PVL.
Pur essendo consapevoli del problema dei costi sanitari in costante aumento, i Verdi Liberali non vogliono un testo che cerchi di limitare i costi senza una soluzione per rendere l’assistenza sanitaria più efficiente. D’altro canto sostengono il controprogetto che consente al Consiglio federale di fissare ogni quattro anni obiettivi di costo e di qualità per il sistema sanitario e di adeguare i prezzi se necessario, precisano.
PS iniziativa troppo costosa
Il PVL è proprio contrario l’iniziativa della sinistra che chiede che i premi sanitari non superino il 10% del reddito. Certo il ceto medio “ha bisogno di sollievo”, ma “il trasferimento dell’onere finanziario dai Cantoni alla Confederazione non è fattibile”, giudica il partito.
Troppo pesante per le finanze federali, il testo non è efficace nell’aiutare gli indigenti e potrebbe addirittura portare ad un’esplosione dei costi, criticano i Verdi Liberali. D’altro canto sostengono il controprogetto indiretto.
Iniziativa sulle vaccinazioni e legge sull’elettricità
Inoltre il partito di Jürg Grossen vince senza opposizione e con un’astensione l’iniziativa “Per la libertà e l’integrità fisica”. che considera “pericoloso”. La tutela dell’integrità fisica è già un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione, nessuno attualmente può vaccinarsi senza il suo consenso. Inoltre, le conseguenze dell’iniziativa sul lavoro della polizia e della giustizia non sono chiare, criticano ulteriormente i Verdi Liberali.
D’altra parte, il partito dichiara nel comunicato stampa di sostenere “chiaramente e all’unanimità” la legge sull’energia elettrica. Secondo il presidente del partito Jürg Grossen il testo rappresenta “un’opportunità eccezionale” per rafforzare allo stesso tempo la sicurezza dell’approvvigionamento elettrico e la protezione del clima.
Secondo il partito, i “pertinenti incentivi” contenuti nel testo consentiranno di attuare “misure coerenti di efficienza energetica”. Con questa legge si accelererà lo sviluppo delle energie rinnovabili e dello stoccaggio dell’energia, si compiace il PVL che ritiene che il testo rafforzerà notevolmente la resilienza del sistema energetico svizzero.
Trio femminile per la vicepresidente
Infine, in occasione di questa assemblea, i delegati dei Verdi Liberali hanno rieletto Jürg Grossen come leader del partito. Hanno anche riconfermato uno dei vicepresidenti, Melanie Mettler. Per completare il trio femminile della vicepresidenza sono state elette la consigliera nazionale vodese Céline Weber e la consigliera nazionale Basilea Città Katja Christ. Sostituiscono il ginevrino Michel Matter, che non è stato rieletto membro del Consiglio nazionale in occasione delle elezioni federali dell’autunno scorso.
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