Il Consiglio Comunale ha presentato le sue argomentazioni attorno a quattro assi: soddisfare le esigenze del pubblico, promuovere il patrimonio e la cultura locale, aumentare la sostenibilità e l’efficienza energetica dell’edificio e migliorare il funzionamento amministrativo dell’istituzione.
È urgente un rinnovamento del principale centro culturale della città per rispondere alle esigenze dei 27.000 abitanti della città, la cui demografia è in “piena crescita”, “nel cuore di una regione turistica”, ha osservato l’esecutivo. Nel 1978, quando fu inaugurato l’edificio, Bulle contava solo 7.500 abitanti.
Tutti i partiti sostengono questa proposta, tranne l’UDC. Ritiene che questo progetto sia troppo costoso, dato che il bilancio della città è in deficit (6 milioni e mezzo) e teme anche un aumento delle tasse nei prossimi anni. “Oggi a Bulle disponiamo di un sistema fiscale molto attraente. Ci teniamo a poterlo continuare, ma non abbiamo la sfera di cristallo per il futuro… Tuttavia, se ci fosse un aumento delle “tasse , la colpa non sarebbe di questo progetto, ma di un diverso effetto economico che si ripercuoterebbe sulle finanze comunali”, spiega Jacques Morand, amministratore di Bulle.
Per aiutarvi a farvi un’idea su questo argomento, RadioFr. ospiterà un dibattito dal vivo il 22 maggio 2024 alle 12:30.
RadioFr. -Isabelle Taylor
