Alto tasso di contaminazione da HIV nei distretti di Arlon e Bastogne: “Cifre che si spiegano con la vicinanza del Granducato”

Alto tasso di contaminazione da HIV nei distretti di Arlon e Bastogne: “Cifre che si spiegano con la vicinanza del Granducato”
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Nel novembre 2023, Sciensano ha annunciato che, per il 2022, i distretti di Arlon e Marche-en-Famenne presentavano tassi di contaminazione da HIV elevati ed erano tra i primi 3 distretti valloni più colpiti.

A Bastogne il fenomeno ha riguardato soprattutto gli uomini, con 8,8 diagnosi positive ogni 100.000 abitanti, ovvero il 5° distretto con il tasso più alto del Belgio, dopo Bruxelles, Anversa, La Louvière e Ostenda. Sul versante di Arlon, il tasso è salito, tra gli uomini, al 6,2, il terzo della provincia, dopo Bastogne e Neufchâteau.

Anne-Catherine Goffinet non saranno combinate.

La deputata di Arlon Anne-Catherine Goffinet, messa in discussione da queste cifre, ha interrogato, nella commissione sanitaria del Parlamento vallone, il ministro della Sanità Christie Morreale sulle misure adottate per ridurre l’alto tasso di contaminazione da HIV nei due distretti sopra menzionati.

Per una provincia rurale, queste cifre sembrano piuttosto sorprendenti”, notò. Un mese fa AViQ ha dovuto chiedere a Sciensano ulteriori spiegazioni sull’argomento per approfondire le analisi. Tornerò quindi da voi per conoscere le risposte date su questo argomento”.

Il progetto P&R a Viville non è sepolto.

Christie Morreale ha confermato che è stato stabilito il contatto con Sciensano. Secondo l’istituto, da diversi anni il numero delle diagnosi di HIV è più elevato tra gli uomini vicino al confine con il Granducato, in particolare nel distretto di Bastogne. “La ragione addotta da Sciensano è la vicinanza al Granducato e il fatto che molte persone risiedono in Belgio, ma lavorano o hanno la loro attività sociale nel Paese vicino e sono quindi più esposte all’epidemia di HIV. Il tasso di diagnosi di HIV è infatti più elevato nel Granducato che nelle vicine regioni belghe. Il dato in questo paese ammonta a 67 diagnosi ogni 645.397 persone, che rappresentano 10,4 diagnosi ogni 100.000 persone, rispetto a 5,1 diagnosi ogni 100.000 persone in Belgio”.

Per combattere l’Aids, il ministro ricorda che l’accesso o la garanzia dell’accesso alla PrEP – il trattamento preventivo offerto alle persone sieronegative altamente esposte al rischio di infezione da HIV – e ad altri metodi di prevenzione resta essenziale. “A questo proposito, il comitato paritetico per la promozione della salute in seno all’AViQ ha formulato una proposta di bilancio per il 2025 volta ad intervenire sugli oneri relativi alla PrEP in Vallonia, tramite le mutue assicuratrici, con finalità preventiva. Il prossimo governo deciderà su questa proposta che mi sembra rientrare perfettamente nel quadro del piano belga contro l’HIV”.

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