Le agenzie di rating mantengono invariato il rating della Francia, fornendo ulteriore tregua al governo

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Il Ministero delle Finanze, a Parigi, il 29 marzo 2024. GONZALO FUENTES / REUTERS

L’esecutivo ha guadagnato ancora qualche settimana. Le agenzie di rating Moody’s e Fitch, che hanno espresso il loro giudizio sulla qualità del debito francese la sera di venerdì 26 aprile, hanno scelto di non sanzionare la Francia, nonostante il deterioramento delle finanze pubbliche del paese. L’agenzia Moody’s, la cui decisione era più temuta, ha mantenuto il rating Aa2 con outlook stabile, giudicando molto basso il rischio di default. Fitch, che un anno fa aveva abbassato di un livello il rating del debito francese, lo ha lasciato invariato ad AA–.

“Prendo atto della decisione delle agenzie Fitch e Moody’s di mantenere invariato il rating del debito sovrano della Franciaha reagito in serata il ministro dell’Economia e delle Finanze, Bruno Le Maire. Questa decisione dovrebbe invitarci a rafforzare la nostra determinazione per risanare le nostre finanze pubbliche e raggiungere l’obiettivo fissato dal Presidente della Repubblica: essere sotto il 3%. [du produit intérieur brut (PIB) du pays] deficit nel 2027”.

Venerdì sera il governo ha evitato ogni trionfalismo. La tregua per Bercy sarà infatti di breve durata. Standard & Poor’s, la più antica e prestigiosa delle tre principali agenzie di rating, pubblicherà a sua volta la sua analisi sul debito francese la sera del 31 maggio, pochi giorni prima delle elezioni europee. Una scadenza che preoccupa maggiormente l’esecutivo, anche se anche gli annunci di venerdì erano attesi con ansia.

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Le agenzie di rating pubblicano ogni sei mesi una pagella sulle finanze francesi, la cui importanza è aumentata dalla fine del 2022. Il susseguirsi di crisi molto costose – la Covid-19, poi l’inflazione – ha infatti alimentato le preoccupazioni dei loro analisti sulla situazione del paese. traiettoria fiscale.

Il 2 dicembre 2022 Standard & Poor’s ha avvertito che potrebbe abbassare il rating del debito francese a medio termine. Un’allerta rara, passata poi quasi inosservata. Cinque mesi dopo, nel pieno della riforma pensionistica, Fitch ha abbassato il suo rating ad AA−, preoccupandosi non solo della traiettoria del debito e del deficit del governo, ma anche della situazione “impasse politica” E ” movimenti sociali » scuotendo il paese, “un rischio per il programma di riforme” del presidente della Repubblica Emmanuel Macron. Da allora la minaccia di una nuova minaccia finanziaria incombe su Parigi.

Perdita di influenza delle principali agenzie di rating

In teoria, un declassamento del rating può comportare un aumento del costo con cui un Paese si finanzia sui mercati. Dato che la Francia deve prendere in prestito quasi 300 miliardi di euro quest’anno, con tassi ormai superiori al 3%, deve monitorare da vicino le analisi delle agenzie. Bercy stima già che il peso del debito aumenterà sotto l’effetto dell’aumento dei tassi, e che supererà i 72 miliardi di euro nel 2027, subito dopo il bilancio nazionale dell’istruzione (82 miliardi).

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