incriminato il sedicenne che voleva “morire da martire” durante le Olimpiadi

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Tre giorni dopo il suo arresto, l’adolescente che affermava di voler morire come martire è stato incriminato e posto sotto controllo giudiziario questo venerdì 26 maggio.

Il giudice ha seguito le richieste della Procura nazionale antiterrorismo (Pnat). Il sedicenne, arrestato mentre affermava sui social network di voler morire martire durante i Giochi Olimpici, è stato incriminato questo venerdì 26 aprile, ha appreso BFMTV dal Pnat. Successivamente è stato posto sotto controllo giudiziario.

L’adolescente, originario dell’Alta Savoia, è stato incriminato per partecipazione ad un’associazione criminale terroristica. È stato arrestato martedì “in seguito alle sue dichiarazioni sui social network in cui annunciava il suo desiderio di realizzare una cintura esplosiva in vista di morire martire”.

“L’indagine affidata alla direzione generale della sicurezza interna ha permesso di confermare che il minore, che ha consultato la propaganda jihadista, ha parlato sui social network della sua volontà di commettere un’azione violenta”, ha continuato il Pnat.

Documenti scritti a mano trovati a casa sua

Proseguono le indagini per accertare «se il giovane abbia effettivamente realizzato i suoi progetti attraverso fasi preparatorie, cosa che al momento non è stata accertata».

Il caso è iniziato con la segnalazione di lunedì di commenti fatti su Telegram da un minore di 16 anni, ha appreso BFMTV da una fonte vicina alle indagini. Egli ha affermato di voler procurarsi gli elementi necessari per realizzare una cintura esplosiva “per morire martire in nome del califfato islamico”, secondo la stessa fonte.

A 16 anni voleva “morire martire” durante un’azione terroristica durante i Giochi Olimpici

Martedì, l’adolescente, di nazionalità francese, è stato arrestato nella sua casa di Marignier, nell’Alta Savoia. Durante la perquisizione della sua abitazione, gli investigatori hanno rinvenuto diversi documenti scritti a mano, tra cui una dichiarazione di fedeltà a Daesh.

Il giovane ha spiegato che aveva pianificato di commettere un atto terroristico suicida a La Défense durante i Giochi Olimpici con un fucile o una cintura esplosiva, secondo una fonte vicina alle indagini.

Matthias Tesson con Théo Putavy

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