Queste migliaia di documenti del Lot-et-Garonnais risalenti al XVIII secolo che non arriveranno in America…

Queste migliaia di documenti del Lot-et-Garonnais risalenti al XVIII secolo che non arriveranno in America…
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l’essenziale
Uno sguardo indietro a un’asta insolita che ha avuto luogo il 25 aprile a Parigi.

Missione compiuta per il presidente della storica società degli Amici di Clairac: riporta a Lot-et-Garonne l’eccezionale collezione battuta all’asta giovedì 25 aprile a Parigi (rue Drouot), più di 3.500 pagine manoscritte scritte essenzialmente dal cavaliere di Varens , uno studioso del XVIII secolo.

“Abbiamo vissuto un grande momento di angoscia, ma alla fine: che sollievo!”, esclama il presidente degli Amici di Clairac, incaricato anche di presentare un’offerta per l’Archivio dipartimentale. “Tutto è iniziato bene”, afferma Clair Morizet, “Abbiamo portato via i 17 lotti, uno per uno”. Nessuna controfferta e i 17 lotti di manoscritti sono stati acquistati per poco più di 12.000 euro (tasse escluse).

Al telefono, un americano contrattacca

L’unica cosa che il Lot-et-Garonnais non conosceva era la cosiddetta procedura della “facoltà di riunione”. Infatti, quando alcuni lotti presentano somiglianze (e appartengono allo stesso venditore), il banditore può proporre una vendita globale. Ogni lotto viene messo all’asta singolarmente, poi l’intero lotto viene rimesso in vendita con come prezzo la somma delle unità d’asta. Allora le aste possono riprendere, e in quel momento al telefono si fa avanti un acquirente: un libraio americano!

“Mi sono detto: questo non è possibile…” aggiunge Clair Morizet. Quest’ultimo offre 13.000 euro, mentre l’americano arriva fino a 14.000 euro. “Nous allions dépasser notre budget, j’ai proposé 15 000 €, lui 16 000 €, et j’ai répondu 17 000 €. Nous étions au maximum de nos possibilités financières. S’il mettait 18 000 €, tout était perdu pour noi.”

Ma l’americano getta la spugna, e il fondo torna quindi al Lot-et-Garonne: 17.000 euro di aggiudicazione, ma più di 22.000 euro commissioni comprese. “Siamo tesi per il bilancio, ma siamo orgogliosi perché questi documenti arriveranno al Lot-et-Garonne. Sono nuovi e domani ricercatori o dottorandi potranno lavorarci. Nelle scatole abbiamo trovato un ” libro della ragione” di Bernard de Labat, che copre il periodo 1583-1644.”

La Società degli Amici di Nérac ringrazia ovviamente il consiglio dipartimentale e i suoi Archivi, ma anche il Crédit Agricole, la società Traditab (che acquistò manoscritti legati alla coltivazione del tabacco nel XVIII secolo), le Vieilles Maisons de France e le poche 70 persone che hanno partecipato nell’abbonamento, per donazioni da 20€ a 500€.

È già in programma un evento di presentazione pubblica, probabilmente organizzato a Clairac, culla di questo tesoro del nostro patrimonio Lot-et-Garonnais.

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