Un saluto affettuoso al team Trident per averlo dimostrato Paolo a casa tiene testa sia sul palco che nei palchi famosi del fumettista Michel Rabagliati.
Sapevamo già che la serie di fumetti Paolo e il cinema andavano bene insieme; Paolo nel Québecdi François Bouvier, ha avuto un grande successo sul grande schermo nel 2015. Inoltre, il regista tornerà presto alla carica portando Paul ha un lavoro estivo nelle nostre stanze.
Ciò non significava tuttavia che fosse una cosa scontata per il Théâtre du Trident, che aveva il mandato di adattare Paolo a casa, l’album considerato il più oscuro e autobiografico di Michel Rabagliati. L’intero team, dalla progettazione delle scenografie alla regia e agli attori, può dire missione compiuta.
Hugues Frenette, un Paul impeccabile
Nei panni di un Paul cinquantenne la cui vita è dura (divorzio doloroso, sua figlia lascia il paese, sua madre sta morendo, la sua casa è decrepita), Hugues Frenette è semplicemente geniale. Con la schiena curva, la barba incolta e l’aspetto di un uomo la cui salute fisica va peggiorando, l’attore riesce a farci sentire tutta la solitudine e la malinconia del suo personaggio.
Lo spettacolo “Paul à la maison” è presentato al Théâtre du Trident fino al 19 ottobre.
Foto STÉPHANE BOURGEOIS, fornita dal THÉÂTRE DU TRIDENT
Le sue risposte, invece, portano quel tocco di leggerezza che ci si aspetta quando si pensa all’opera di Rabagliati. Anche se i temi trattati sono delicati, Frenette riesce a rilassare l’atmosfera con una bella battuta. A volte è comico, altre volte ironico e più cinico, e puoi sentire la bontà e la resilienza nell’anima del suo personaggio, anche se la vita non gli fa alcun favore.
Come se stessimo girando le pagine
Durante l’adattamento e la regia, Anne-Marie Olivier e Lorraine Côté hanno utilizzato tre schermi per fornire le decorazioni per lo spettacolo.
Una decisione proficua e originale, poiché ci permette di vedere diversi disegni presenti nel fumetto adattato, oltre a bozzetti appositamente disegnati da Rabagliati per l’occasione. Questo effetto dà allo spettatore l’impressione di girare le pagine dell’album, senza nemmeno rendersene conto.
Le immagini reali catturate dalla telecamera nel quartiere Ahuntsic-Cartierville, dove vive il nostro Paul, che si mescolano ai disegni sugli schermi, forniscono una bella dose di realismo.
Il Tridente è riuscito a posizionarsi perfettamente tra la leggerezza dell’estetica e dei dialoghi degli album di Rabagliati e tutta la sensibilità e pesantezza dei temi affrontati in Paolo a casa, per iniziare alla grande la stagione 2024-2025.
Lo spettacolo è presentato fino al 19 ottobre, nella sala Octave-Crémazie del Grand Théâtre de Québec.