la piaga delle seconde case a Parigi

la piaga delle seconde case a Parigi
la piaga delle seconde case a Parigi
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È una nuova piaga che il Comune di Parigi ha deciso di affrontare: le seconde case, il cui numero continua ad aumentare anno dopo anno nella capitale. Quindi, se quest’ultimo rappresentasse solo 2% delle abitazioni alla fine degli anni ’60la loro proporzione è aumentata a più del 10% nel 2020. All’inizio di settembre erano tantissimi 138 000 a Parigi. Una figura che interroga e soprattutto costringe a rivedere la nostra immagine graziose case vacanza in Provenza o in Bretagna. Ma allora chi compra un resort? Perché questo è un problema e quali sono le soluzioni? Te lo spiegheremo.

Un tasso sempre più alto

È una scoperta allarmante rispetto a quello redatto da Jacques Baudrier, deputato al municipio di Parigi per l’edilizia abitativa. Secondo lui, tra alloggi sfitti e seconde casela capitale ha fino ad oggi 260.000 case sottooccupate. Un dato molto (troppo) importante, che in parte spiega i grandi problemi ciò che la maggior parte delle persone incontra quando trova un appartamento. E sfortunatamente questa cifra non fa che aumentare.

Ma poi, di fronte al prezzo degli immobili a Parigi, è impossibile non stupirsi quali sono le persone che possono permettersi un alloggio che non usano nemmeno. La risposta è semplice: il più vecchio. Secondo i dati INSEE, Il 64% di questi proprietari ha più di 60 annimentre nella media parigina, abitazione principale inclusa, questa cifra scende al 45%. Quasi la metà lo sono originario dell’Île-de-France, se non della stessa Parigi.

Serve una risposta urgente

E tra gli immobili occupati troviamo di tutto, ma non necessariamente ovunque. Più della metà delle seconde case parigine misurano meno di 40 m² (e spesso vengono affittati a prezzi irragionevoli), ma troviamo comunque alcuni alloggi di oltre 100 mqparticolarmente nel 7, 8 e 16. Perché sì, avere una seconda casa a Parigi è bello, ma se lo è nei bei quartieri è meglio. Ed è la 6a che detiene la palma, con più del 20% dei pied-à-terre sul suo territorio.

Ma allora come fare arginare questa situazionee consentirne così la reimmissione sul mercato più di 100.000 immobili, disperatamente necessario per lo sviluppo della capitale? È molto semplice, dentro aumento delle tasse sulla casa. Sebbene questi siano stati rimossi per le case principali nel 2022, esistono ancora per le scuole secondarie, tassazione al 60%. Un numero che Jacques Baudrier spera di salire al 300%l’unico modo secondo lui per far accadere davvero le cose. Per ora, però, bisognerà ancora pazientare, perché solo il Parlamento può decidere di aumentare questa tassae non tornerà fino a domani, 1 ottobre (fortuna)!

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