In Svizzera respingiamo all’unanimità sei settimane di ferie e l’adesione all’UE. Il suffragio femminile è stato introdotto dopo che (quasi) nel resto d’Europa molte questioni sociali, come il congedo parentale e il matrimonio per tutti, hanno faticato a prendere piede. In questo episodio di Point J, il politologo Sean Müller ci aiuta a capirne il motivo.
«In Svizzera, attraverso la democrazia diretta, abbiamo uno specchio che ingrandisce le preferenze attuali. Sappiamo cosa pensa la gente, perché ci sono votazioni su oggetti molto concreti, spiega Sean Müller. Ciò spiega anche perché certi temi richiedono più tempo per affermarsi bisogna riuscire a convincere una maggioranza specifica su una questione specifica.” La Svizzera, ad esempio, è uno dei pochi paesi europei, insieme al Liechtenstein, in cui la popolazione maschile ha dovuto votare direttamente sull’introduzione del suffragio femminile.
Inoltre, per introdurre nuove riforme sociali, come il congedo di paternità, i passaggi – inerenti al sistema politico svizzero – sono numerosi: iniziativa popolare, discussioni in Parlamento, controprogetto, referendum facoltativo…
La democrazia diretta ci costringe anche ad affrontare la questione del finanziamento. Dobbiamo convincere la maggioranza che la nuova misura non è solo necessaria, ma anche finanziabile
La Svizzera è tuttavia più conservatrice che altrove? In quali ambiti è più progressista? In questo episodio la deputata dell’UDC di Neuchâtel Roxann Durini spiega anche il suo attaccamento ai valori conservatori.
Joëlle Cachin e il team Point J