Le lobby anti-genere sono sempre più potenti in Belgio

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Uno studio dell’ULB di cui “Le Soir” è venuto a conoscenza evidenzia il modo in cui le campagne anti-genere sono scivolate da religiose a politiche per essere ora abbracciate dalla destra tradizionale e dall’estrema destra.


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Responsabile della divisione Idee

Di Marine Buisson

Pubblicato il 30/09/2024 alle 16:23
Tempo di lettura: 2 minuti

IOPoco più di un anno fa, all’inizio di settembre 2023, il Belgio si è svegliato con i postumi di una sbornia. Scuole vandalizzate, talvolta incendiate, alla scoperta dei tag “NO EVRAS”, in relazione a questo sistema dedicato all’educazione alla vita relazionale, affettiva e sessuale. Manifestazioni, atti di vandalismo, interesse dei media stranieri per la questione hanno reso questo evento il segno di una trasformazione in Belgio. Un indicatore dell’aumento di potere delle campagne anti-gender, secondo uno studio dell’ULB, tra cui La sera se ne accorse. Diretto da David Paternotte, specialista in questioni di genere presso l’ULB, lo studio, completato nel settembre 2023, rivela la portata presa dalle lobby anti-gender a partire dal 2022 e il loro passaggio dalla sfera religiosa a quella politica attraverso i partiti della destra tradizionale e della estrema destra.

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