Far rivivere la memoria in attesa dell’apertura del museo della Resistenza, della deportazione e della liberazione del Lot

Far rivivere la memoria in attesa dell’apertura del museo della Resistenza, della deportazione e della liberazione del Lot
Descriptive text here
-

l’essenziale
Il Museo della Resistenza, della Deportazione e della Liberazione Lot aprirà nell’autunno del 2025, i lavori inizieranno entro la fine dell’anno. Nel frattempo tante attività si svolgono per mantenere viva la memoria di questa parte di storia.

“Il 2024 è un anno speciale. Innanzitutto è l’80esimo anniversario del 1944, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, ma sono anche 110 anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Senza dimenticare le Olimpiadi , e dubito che qualcuno vedrà questo evento due volte nel proprio paese, indipendentemente dalla propria età”, presenta Jean-Luc Max, sindaco di Cahors. Tutto ciò porta ad una serie di eventi che si svolgeranno a partire da aprile nel dipartimento del Lot. Infatti, per continuare a perpetuare la memoria attorno alla Resistenza, numerose mostre e convegni vedranno la luce. Il tutto per far attendere la gente fino all’apertura del museo della resistenza, della deportazione e della liberazione del Lot. L’inizio dei lavori è previsto entro l’autunno, mentre il museo, situato all’ultimo piano del cinema Grand Palais (Place Bessières), dovrebbe aprire un anno dopo, nell’autunno del 2025.

“Vogliamo rivedere la storia della resistenza, questo periodo oscuro che ha segnato il XX secolo. Dobbiamo continuare il lavoro del museo: sensibilizzare i giovani, in particolare, su questa storia e sulle conseguenze di un regime totalitario. L’obiettivo è mantenere viva la memoria”, insiste Caroline Mey-Fau, vicepresidente del dipartimento responsabile del patrimonio storico, dell’archeologia preventiva e degli archivi dipartimentali.

Conferenze

Si svolgeranno numerosi convegni. Il 23 aprile Enzo Delpech e Charlotte Leroy, responsabili delle ricerche del Museo della Resistenza, hanno aperto il ballo con “Come far parlare un oggetto storico della Seconda Guerra Mondiale?”. Come questo piccolo quaderno da rottamazione, ritrovato in una macchina da cucire da una volontaria di Emmaüs a Cahors. I ricercatori mostreranno come, grazie a questo oggetto, sono riusciti a tirare fuori il filo di una storia.

Leggi anche:
VIDEO. L’incredibile ritrovamento del taccuino di un deportato in una macchina da cucire

Il 28 giugno, a Gigouzac, Emmanuel Carrère, direttore del progetto, terrà una conferenza sui combattimenti avvenuti in questa città il 30 giugno 1944.

Mostre

La Prévoté ospiterà quest’estate quattro mostre temporanee. Il primo si chiama “Broken Destiny”. Attraverso il destino di due coppie, tra cui Sigismond Voss ma anche Otto e Margarete Strakosch, l’obiettivo è quello di evidenziare la resistenza civile. La seconda si concentrerà sulla figura di Jean-Jacques Chapou. Il terzo: “Biglietti per favore”, sul cibo nel Lot tra il 1939 e il 1945. E infine, l’ultimo si intitola “Lo sport alla prova della guerra nel Lot (1936-1944), in collaborazione con Terres de jeux label «Grazie all’associazione del museo abbiamo trovato delle foto di ragazze che praticano sport a Frayssinet-le-Gélat che sono mozzafiato», confida Charlotte Leroy.

Per due settimane nel mese di giugno, Cahors ospita la mostra “Stolen Memory” in rue Mendès-France. Si tratta di un contenitore pieghevole, prodotto dagli Archivi Arolsen (centro internazionale sulla persecuzione nazista). “Segue il destino di diversi oggetti appartenuti ai detenuti dei campi di concentramento. L’obiettivo è restituirli alle famiglie discendenti”, confida Emmanuel Carrère.

Da Place Claude – Rousseau a Place Hélène-Metges, un percorso fotografico metterà in risalto quattro attori poco conosciuti della resistenza di Lotoise: Gabiel Niel, Pierre Méric, André Vessières e Hélène Metges.

Proiezioni

Il 18 giugno due film saranno proiettati al cinema Le Grand Palais di Cahors. Il primo si intitola “Ora si può raccontare”: un documentario realizzato nel 1946 che ripercorre il sostegno fornito dai servizi speciali britannici alla resistenza francese. Seguirà “La Resistenza al servizio di sua maestà”, diretto da Cécile Coolen. Quest’ultimo, specialista in forze speciali e SOE, sarà presente per discutere dopo le proiezioni.

Un ballo popolare, un lancio con il paracadute…

Il 13 luglio, a Miers, avrà luogo un lancio aereo per commemorare l’operazione Cadillac. “Abbiamo potuto incontrare Donna Wakeman, la figlia dell’ufficiale William Daniels”, dice il presidente dell’associazione del museo. Il “Capitano Dick”, come era conosciuto, fu paracadutato nella notte tra il 29 e il 30 luglio 1944 nel Lot, sul campo di Bouleau, tra Carennac e Miers, in compagnia di un altro soldato americano, Guy Songy. Entrambi furono inviati in Francia per sostenere e portare medicine a Georges Hiller, un ufficiale britannico ferito nell’imboscata di Gramat del 22 luglio 1944 (che includeva anche Malraux, che alla fine sarebbe stato arrestato). Una targa sarà posta da Donna Wakeman.

Leggi anche:
La carta d’identità di un ex combattente della Resistenza Lotois consegnata al Museo della Resistenza

Il 17 agosto segna la liberazione di Cahors (alle 13, nel 1944, le ultime forze di occupazione accompagnate da famigerati collaboratori lasciano la città verso Montauban). Per celebrare questo evento, a Bessières, a partire dalle 19:00, si svolgerà un ballo popolare. “Ci sarà uno spettacolo musicale sul tema dello sbarco con il gruppo Mamz’elle Bee e The Boyz and Girlz. Diversi gruppi di ballo proporranno balli come tango, valzer, java… Potrete venire vestiti rispettando i codici di abbigliamento dell’epoca!”, conclude Sylvie Caroff, consigliera comunale per il museo Henri-Martin, il teatro municipale, la mediazione culturale e gli spazi sociali. Quanto basta per continuare a immergersi nella storia in attesa dell’apertura del museo della resistenza.

-

PREV Canadesi contro i Leafs: tifosi passivi, anche contro Toronto
NEXT I sussurri del lunedì: i prodigiosi addii di Eric Frechon al Bristol, Benjamin Collombat allo Château de Courcelles, i Gautiers e il loro Auberge de la Give, i nuovi Relais & Châteaux di Drisco a Tel Aviv e l’ascesa di Tomer Tal, gli esordi di Philippe Mille nuovo modo | Il blog di Gilles Pudlowski