Marocco e Belgio vogliono una cooperazione concertata sui diritti umani

Marocco e Belgio vogliono una cooperazione concertata sui diritti umani
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Nell’ambito della loro presenza congiunta al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, Rabat e Bruxelles sono pienamente impegnate nella promozione e protezione dei diritti umani, esplorando le possibilità di cooperazione concertata nelle arene multilaterali.

Al termine della terza riunione dell’Alta Commissione congiunta di partenariato Marocco-Belgio, copresieduta dal capo del governo marocchino, Aziz Akhannouch, e dal primo ministro belga, Alexander De Croo, i due paesi hanno riaffermato la loro volontà di portare avanti la loro cooperazione sforzi per promuovere e difendere i diritti umani, nonché rafforzare la consultazione su questioni ad essi relativi. In questo contesto intendono anche organizzare congiuntamente eventi in appositi forum multilaterali, in particolare nel quadro della loro presenza congiunta al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite.

Nella loro dichiarazione congiunta, i capi di governo hanno accolto con favore la dinamica vissuta dalle relazioni tra Marocco e Belgio, esprimendo il desiderio comune di approfondirle ulteriormente. Mirano a stabilire un partenariato strategico, guardando al futuro, al fine di rispondere alle sfide attuali e future e sfruttare appieno il potenziale esistente tra i due paesi.

Per quanto riguarda la cooperazione economica, ambientale e infrastrutturale, le due parti hanno espresso il desiderio di rafforzare il commercio e gli investimenti bilaterali, nonché di cooperare nei settori del clima, della transizione energetica, dello sviluppo delle energie rinnovabili, delle molecole verdi, della gestione dell’acqua, delle infrastrutture e dei trasporti.

Si prevede di incoraggiare le imprese belghe e marocchine a esplorare le opportunità di investimento offerte da entrambe le parti, evidenziando i vantaggi della nuova “Carta marocchina per gli investimenti”, l’“Offerta Marocco” sull’idrogeno verde, nonché strutturando i progetti previsti in vista del L’organizzazione della Coppa del Mondo 2030 è vista anche come un potenziale partner nella transizione energetica, nell’economia circolare e in altri settori di interesse comune.

In termini di cooperazione giudiziaria e di sicurezza, i funzionari hanno accolto con favore i progressi registrati nel contesto della cooperazione giudiziaria, in particolare attraverso lo scambio di competenze, le visite ufficiali e le commissioni congiunte. Hanno sottolineato l’importanza di promuovere una cooperazione giudiziaria innovativa, in linea con i più elevati standard internazionali, per una gestione efficace dei casi giudiziari transfrontalieri.

In questo contesto, hanno espresso la loro soddisfazione per la prospettiva dell’imminente adozione, a livello amministrativo, di un piano d’azione per il periodo 2024-2026, nonché per la conclusione di un memorandum d’intesa tra i ministeri della Giustizia di entrambi i paesi .

Inoltre, Rabat e Bruxelles hanno riaffermato il loro impegno ad intensificare e rafforzare la cooperazione in vari settori, come il rimpatrio, la riammissione e la lotta alla tratta di esseri umani.

Per quanto riguarda la cooperazione culturale, i due partiti considerano la cultura come una leva importante per la comprensione reciproca e il riavvicinamento tra le comunità marocchina e belga. Hanno discusso le possibilità di sviluppare ulteriormente il partenariato nel campo culturale, come lo scambio di competenze nella protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale.

Sembra inoltre che Marocco e Belgio condividano una posizione comune sulle crisi regionali e internazionali. Hanno espresso preoccupazione per la situazione in Medio Oriente, condannando gli attacchi contro i civili e chiedendo un cessate il fuoco immediato, globale e duraturo a Gaza. Sostengono la soluzione dei due Stati per Israele e Palestina, nonché la sovranità, l’indipendenza e l’unità nazionale della Libia.

Inoltre, hanno espresso la loro condanna per qualsiasi violazione dei principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite e l’uso della violenza, esprimendo profonda preoccupazione per le ripercussioni della guerra in Ucraina.

D’altra parte, il Belgio ha accolto con favore le riforme attuate dal Marocco sotto la guida del re Mohammed VI, per una società e un’economia marocchina più aperte e dinamiche. Sulla questione del Sahara, Bruxelles ha ribadito il suo sostegno di lunga data al processo guidato dalle Nazioni Unite per una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile per le parti.

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