“Russiagate”: aperta un’indagine in Belgio per sospetta ingerenza russa nel Parlamento europeo

“Russiagate”: aperta un’indagine in Belgio per sospetta ingerenza russa nel Parlamento europeo
“Russiagate”: aperta un’indagine in Belgio per sospetta ingerenza russa nel Parlamento europeo
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A due mesi dalle elezioni, il “Russiagate” continua a scuotere l’Unione Europea. La procura federale belga ha aperto un’indagine per sospetto di corruzione tra deputati europei dopo l’identificazione di una rete di influenza finanziata da Mosca e legata al media “Voice of Europe”, ha annunciato venerdì il primo ministro belga Alexander De Croo.

“Le nostre autorità giudiziarie hanno confermato che questa ingerenza è perseguibile penalmente: i pagamenti in contanti non sono avvenuti in Belgio, l’ingerenza sì”, essendo il Belgio “sede delle istituzioni europee”, ha detto il capo del governo in una conferenza stampa .

Un portavoce della procura ha confermato all’AFP che giovedì era stata aperta un’indagine, senza ulteriori dettagli.

Alla fine di marzo i servizi segreti cechi (BRI) hanno rivelato di aver smascherato una rete di influenza finanziata da Mosca il cui obiettivo era diffondere la propaganda russa, in particolare sulla questione ucraina. La BRI sostiene che l’influenza di questa rete si estendeva “fino al Parlamento europeo”.

Secondo il primo ministro ceco Petr Fiala, “questo gruppo era impegnato nello svolgimento di operazioni e attività sul territorio dell’UE volte a danneggiare l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina”.

Questa rete di influenza avrebbe agito attraverso “Voice of Europe”, un sito registrato nella Repubblica Ceca e gestito da persone vicine a Vladimir Putin. Il sito, ora inaccessibile, conteneva in particolare interviste ad eurodeputati di estrema destra. Lì troviamo un video dell’eletta Patricia Chagnon del Raggruppamento Nazionale (RN) o della deputata del partito fiammingo di estrema destra Vlaams Belang. Quest’ultimo afferma di non aver ricevuto denaro russo.

Questa non è la prima volta che l’Unione Europea si trova al centro di tali turbolenze. Nel dicembre 2022, il Parlamento europeo è stato teatro del Qatargate, una vicenda in cui diversi parlamentari erano sospettati di aver ricevuto denaro per difendere gli interessi del Qatar.

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