La Francia ha chiesto il rinforzo di oltre 2.000 poliziotti e gendarmi stranieri

La Francia ha chiesto il rinforzo di oltre 2.000 poliziotti e gendarmi stranieri
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Oltre ai soldati stranieri previsti per rafforzare i soldati francesi che possono essere mobilitati, la Francia ha invitato una cinquantina di paesi affinché i membri delle forze dell’ordine locali vengano a sostenere la polizia e i gendarmi francesi.

La sfida alla sicurezza rappresentata dai Giochi Olimpici sarà anche un’occasione per rafforzare la cooperazione internazionale. Oltre all’arrivo di soldati stranieri, annunciato giovedì 28 marzo, la Francia ha presentato, lo scorso gennaio, una richiesta di rinforzo per circa 2.185 agenti di polizia e gendarmi stranieri, provenienti da 46 paesi, per collaborare con le forze francesi durante i Giochi. abbiamo imparato.

La richiesta riguardava innanzitutto i Paesi dell’Unione Europea, ma anche oltre: ad esempio la Corea del Sud, il Sudafrica, l’India e perfino l’Australia. Quasi 800 agenti sono già stati designati dalle autorità per venire in Francia.

Pattugliatori e specialisti

Questi agenti delle forze dell’ordine, agenti di polizia e gendarmi, saranno “pattugliatori dell’ultimo miglio”, ha detto una fonte della polizia a BFMTV, vale a dire forze in uniforme locale, che pattugliano con le forze dell’ordine francesi, per essere facilmente riconoscibili e avvicinabili dai turisti provenienti da il loro paese per strada.

Saranno distribuiti nel corso degli eventi secondo le previsioni sulla nazionalità degli spettatori. Ad esempio, durante le partite di basket che dovrebbero accogliere molti spettatori americani, idealmente in quel momento dovrebbero essere presenti in campo forze di lingua inglese, ha spiegato questa fonte della polizia.

Tra i rinforzi stranieri, si prevede che anche degli specialisti completeranno l’organico francese: più di 500 equipaggi di cani anti-esplosivi per stazioni, aeroporti, hotel o fan zone.

Ci saranno anche cavalieri in pattuglia equestre, sempre nei panni del loro paese. E infine, agenti di polizia o gendarmi competenti nella lotta ai droni o nelle missioni di sminamento, con l’idea che ogni volta parlino idealmente la lingua del loro Paese, l’inglese, e possibilmente il francese.

L’iniziativa non è una novità: durante la Coppa del mondo di rugby della fine dello scorso anno, quasi 160 membri delle forze di sicurezza europee sono venuti a completare il sistema francese.

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