3 libri per la stagione letteraria ripercorrono il diritto all’aborto

3 libri per la stagione letteraria ripercorrono il diritto all’aborto
3 libri per la stagione letteraria ripercorrono il diritto all’aborto
-

50 anni fa, il 17 gennaio 1975, in Francia ebbe luogo la rivoluzione. Sotto la guida di Simone Veil, allora ministro della Sanità, la Francia ha depenalizzato l’aborto. Questa legge, vinta a costo di accesi dibattiti e resistenze, non solo offrì alle donne la possibilità di controllare il proprio corpo: ridefinì i contorni dell’emancipazione femminile. Attaccando uno dei tabù più radicati, ha contribuito a gettare le prime pietre di una società più egualitaria, in cui l’autonomia delle donne è diventata una realtà giuridica e sociale.

Oggi, rafforzata dalla sua inclusione nella Costituzione nel marzo 2024, la legge Velo resta un simbolo. È una vittoria, ma anche un promemoria della necessità di difendere i diritti acquisiti di fronte alle sfide che, all’estero, continuano a minare questa libertà fondamentale. Questo giubileo legislativo è l’occasione per ripercorrerne la storia e le sue implicazioni attraverso tre opere notevoli della stagione letteraria. Questi libri, portati da voci impegnate, testimoniano l’importanza di questo diritto nell’intimità delle vite così come nelle lotte collettive.

1 Il cielo della gioia : l’aborto negli occhi di un’adolescente

Joy, una studentessa liceale di 17 anni, deve affrontare una gravidanza indesiderata. Sostenuta dall’amante Robinson ma isolata dalla famiglia, si scontra con le aspettative generazionali e il peso di ciò che non viene detto. In Il cielo della gioiala scrittrice Sophie Adriansen descrive il viaggio di questa giovane donna decisa ad abortire, in una società in cui l’accesso all’aborto rimane irto di insidie, anche 50 anni dopo la legge Velo.

Con una scrittura sensibile e impegnata, l’autrice dà voce alle donne che, come Joy, devono affermare la propria libertà di fronte alle pressioni familiari e sociali. Già nota per i suoi lavori nella letteratura per bambini, punta su un realismo sorprendente e dialoghi commoventi. Evocando l’isolamento che una gravidanza indesiderata può causare, quest’opera pubblicata l’8 gennaio da Flammarion si presenta come un romanzo di pubblica utilità, lettura essenziale per gli adolescenti e i loro genitori.

2 Duramente combattuta: la rivoluzione dell’abortoun’opera di consultazione collettiva

Diretto da Stéphanie Hennette-Vauchez e Laurie Marguet, Duramente combattuta: la rivoluzione dell’aborto ripercorre 50 anni di storia dell’aborto in Francia, dalla legge Veil del 1975 alla sua entrata nella Costituzione nel 2024. Pubblicato da Editions du CNRS, questo lavoro riunisce una ventina di esperti per analizzare i progressi legislativi, le resistenze sociali e le rappresentazioni culturali di questo diritto fondamentale.

“Dobbiamo capire che la depenalizzazione dell’accesso all’aborto è stata tutt’altro che consensuale”ha ricordato Laurie Marguet in un’intervista rilasciata a Mondo. Adottando un approccio sanitario per aggirare i blocchi ideologici, Simone Veil ha consentito progressi decisivi, ma a costo di un lungo ritardo nel riconoscimento dell’autonomia delle donne. Un libro essenziale per fare luce sulle sfide contemporanee e sulle battaglie ancora da combattere.

3 Basta ascoltare le donne : la storia degli aborti clandestini

Dare voce alle donne: questo l’obiettivo del lavoro di Léa Veinstein, pubblicato il 20 gennaio da Flammarion, in collaborazione con l’Istituto Nazionale dell’Audiovisivo (INA). Attraverso questa raccolta di testimonianze provenienti da un vasto patrimonio memoriale, l’autore passa il microfono a coloro che, tra il 1950 e il 1975, hanno vissuto il calvario degli aborti clandestini in Francia. Navigando tra solitudine, vergogna e pericolo, queste storie crude e commoventi mettono in luce la sofferenza fisica e psicologica sopportata in una società in cui l’aborto era ancora un crimine.

Rimorchio per Basta ascoltare le donne.

Questo libro è accompagnato da un documentario omonimo trasmesso su Francia 5che estende questa esplorazione storica attraverso testimonianze filmate. Tra questi, quello di Ana Girardot, voce narrante del film, che condivide la tragedia della nonna, segnata per sempre da un tragico aborto clandestino. Storie che ci ricordano l’importanza di difendere questo diritto essenziale, onorando la memoria delle battaglie di ieri.

-

PREV di fronte al Nizza, Bastia potrebbe nutrire rimpianti
NEXT sensibilizzatori dei trasformatori sull’igiene e la sicurezza del latte – Agenzia di stampa senegalese