lieve ripresa nel 2023, gli editori pubblicano meno

lieve ripresa nel 2023, gli editori pubblicano meno
lieve ripresa nel 2023, gli editori pubblicano meno
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Il mercato del libro in Francia si è ripreso leggermente nel 2023, mentre gli editori hanno rallentato il ritmo di pubblicazione di nuovi prodotti, ha segnalato giovedì la loro organizzazione professionale.

L’Unione nazionale dell’editoria (SNE) ha constatato un “leggero aumento dell’attività”, con un fatturato totale del settore cresciuto dell’1,2% lo scorso anno, a 2,995 miliardi di euro. Nel 2022 le vendite sono diminuite del 5,4%, dopo un 2021 definito “straordinario”.

In termini di volume, il numero di copie vendute lo scorso anno è diminuito del 2%, a 439,7 milioni.

Il mercato complessivo dei libri ha risentito, tra l’altro, della contrazione di quello dei fumetti (-4,4%), dopo un 2021 eccezionale e un 2022 molto buono. I fumetti rappresentano un sesto del volume delle vendite.

La letteratura piace ancora tanto

Bene il segmento più importante, quello della letteratura (22,5% delle vendite), con un fatturato in crescita del 5%.

Tra i generi letterari che hanno registrato la crescita maggiore nel 2023 figurano il romanzo noir e poliziesco, “dove i protagonisti francesi, anglosassoni o nordici restano valori sicuri”, la fantascienza e l’immaginario, e infine il romanzo romantico, che ha rappresentato il 2% dei francesi. mercato del libro lo scorso anno, secondo il rapporto annuale della SNE “Les Chiffres de l’édition”.

Meno pubblicazioni nel 2023

Gli editori hanno pubblicato meno nel 2023. Hanno stampato 104.364 titoli diversi, di cui 36.819 nuove uscite. Anche se quest’ultima cifra scende del 5%, si tratta comunque di 147 nuove uscite per giorno lavorativo, rispetto alle 153 dell’anno precedente.

In cinque anni “la produzione di nuovi prodotti è diminuita del 18%” e “il numero delle copie stampate è diminuito del 7,5%”, sottolinea la SNE. L’organizzazione ha evidenziato “la volontà degli editori di gestire al meglio la propria politica editoriale per contenere l’incremento dei titoli e non saturare il mercato”.

Misurato su due anni, il tasso di libri distrutti (distrutti per far sì che la carta possa essere riciclata) è stato del 13,0% nel 2021-2022, rispetto al massimo del 15,3% nel 2016-2017.

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