I naufraghi della speranza – Mosquito

I naufraghi della speranza – Mosquito
I naufraghi della speranza – Mosquito
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In un momento in cui la “frequentabile” estrema destra è colpita surfando sulla paura di un’onda minacciosa, che si infrangerebbe alle porte dell’Europa per scatenare la sua schiuma di migranti, le acque del Mediterraneo non sono mai state così buie. Diventano, troppo spesso, la bara di donne, uomini e bambini abbandonati sui gusci di noce, in cammino verso un sperato futuro migliore, al termine di un viaggio spesso fatale.

Di fronte a questa tragedia, una truppa si è organizzata e ha scalato montagne di insidie ​​amministrative e legali per mettere a galla le navi di soccorso. Queste Arche di Noè contemporanee attraversano, quando le lasciamo agire, il mare di mezzo alla terra. L’autore-reporter Hippolyte ha potuto unirsi all’equipaggio di uno di questi santuari galleggianti, la Ocean Viking. È un’opportunità molto rara, che ha saputo cogliere e trasformare. Il mormorio del mare racconta il suo viaggio.

Il libro, commovente, commovente, duro, tenero e iper-documentato, ha impiegato molto tempo per vedere la luce. “Sono tornato tre anni fa, lui spiega. Mi ci sono voluti sei mesi per riprendermi da tutte queste emozioni, poi più di un anno per scrivere tutto. Ventiquattro membri dell’equipaggio, più le persone a terra e tutti i naufraghi, sono tantissime le persone a cui volevo rendere omaggio! Paradossalmente, anche se trovo che sia il mio fumetto più bello, il disegno è andato molto velocemente: cinque mesi, quando ho provato per la prima volta la tempera”.

“Non voglio far sentire in colpa il lettore.”

La cosa più incredibile di questa odissea è che, senza nascondere nulla alla fatica, allo scoraggiamento, alle perdite umane e agli orrori della situazione creata dalla Fortezza Europa, vince la bellezza dell’umanità, come esulta l’uomo d’autore. “Un salvataggio è qualcosa di molto brillante.”

Usando la prima persona per guidarci e i suoi disegni per affascinarci, Hippolyte ha l’intelligenza di lasciarci scegliere come affrontare questo viaggio, senza attaccare o dare lezioni. “È molto consapevole, voglio prendermi cura del lettore e coinvolgerlo correttamente. Non voglio sopraffarlo con cifre o cose tragiche. E ancor meno farlo sentire in colpa. Voglio lasciarlo libero dalle sue emozioni: cosa ci fa con tutto ciò, tra la bellezza e il dramma? Sono affari suoi. Quando ci penso, mi rendo conto che volevo fare di questo libro un lavoro sulla bellezza.

Un lavoro sulla bellezza che non piacerà affatto agli odiatori che sono disgustati dall’idea di accoglienza, ma Hippolyte può farcela ed è pronto a reagire, da qualunque parte provengano. “I miei amici spesso mi dicono di stare attento, con le mie posizioni e il RN che è in crescita. Ma non mi interessa! So chi sono e, visto che non sono sui social network, lasciali venire (ridere). Per me non si discute: io sto dalla parte dei buoni e lo so”.

★★★★ Il mormorio del mare. Ippolito. Les Arènes BD, 224 pag.

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